Pharma
29 Marzo 2023 Oggi l'industria farmaceutica è centrale e strategica su scala globale. Bisogna sviluppare investimenti nel settore e attrarne di nuovi e utilizzare al meglio gli strumenti che abbiamo. La politica industriale italiana deve essere al passo. La pandemia ha insegnato quanto importante sia l'industria farmaceutica
"Oggi l'industria farmaceutica è centrale e strategica su scala globale. Dobbiamo sviluppare investimenti nel settore e attrarne di nuovi e utilizzare al meglio gli strumenti che abbiamo. La politica industriale italiana deve essere al passo. La pandemia ci ha insegnato quanto importante sia l'industria farmaceutica e quanto necessario sia raggiungere una autonomia strategica su ricerca e approvvigionamenti. Per questo è importante il coordinamento tra il sistema sanitario e quello industriale". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell'avvio, al Mimit, del tavolo per il settore farmaceutica e biomedicale, con il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Presenti anche i sottosegretari, Massimo Bitonci e Marcello Gemmato, i rappresentanti delle aziende farmaceutiche, delle aziende biomedicali, della Conferenza Stato-Regioni, sindacati e associazioni di categoria.
Il settore farmaceutico - sottolinea una nota del Mimit - ha vissuto negli ultimi anni una grande trasformazione, diventando un settore strategico e di primaria importanza nel quadro della politica industriale nazionale e globale. L'intera filiera ha infatti avviato in tutto il mondo politiche pubbliche di attrazione investimenti che stanno determinando le scelte localizzative per i prossimi 10 anni, cambiando di fatto i rapporti di forza tra Paesi e continenti. In questo scenario è diventato essenziale un profondo cambiamento verso politiche volte ad aumentare l'autonomia strategica dell'Italia e azioni per incrementare gli investimenti delle aziende del settore.
Il tavolo nasce infatti - si legge nella nota - dall'esigenza di aumentare, alla luce della sua strategicità in Italia e in Europa, gli investimenti per salute, crescita, occupazione e sicurezza. Per questo motivo è fondamentale definire un piano di politica industriale e l'aumento dell'attrattività dell'Italia per gli investimenti nel settore.
L'industria farmaceutica in Italia conta più di 235 aziende con almeno 10 addetti e rappresenta uno dei principali poli a livello europeo e mondiale. Nel Centro Nord ci sono l'87% delle imprese e il 91% degli addetti. Le prime 5 regioni per addetti sono: Lombardia (24mila addetti diretti, 53mila con i fornitori diretti); Lazio (13mila addetti diretti, 29mila con i fornitori diretti); Toscana (7mila addetti diretti, 16mila con i fornitori diretti); Emilia-Romagna (5mila addetti diretti, 11mila con i fornitori diretti) e Veneto (5mila addetti diretti, 10mila con i fornitori diretti).
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