Medici
05 Giugno 2023 Inserimento nei Livelli essenziali di assistenza e incremento del numero di pazienti candidate per ridurre, quando possibile, l'uso della chemioterapia. A quasi due anni dal decreto attuativo del Fondo di 20 milioni di euro per l'acquisto dei test genomici per il tumore del seno, gli specialisti chiedono un salto di qualità
Inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e incremento del numero di pazienti candidate per ridurre, quando possibile, l'uso della chemioterapia. A quasi due anni dal decreto attuativo del Fondo di 20 milioni di euro per l'acquisto dei test genomici per il tumore del seno, gli specialisti chiedono un salto di qualità e un'uniforme e diffusa distribuzione di questi esami in modo omogeneo in tutta Italia. L'appello, alle istituzioni sanitarie italiane, arriva in occasione del Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica Asco.
"I test genomici sono finalmente disponibili sull'intero territorio nazionale e stanno entrando sempre di più nella pratica clinica - afferma Saverio Cinieri, presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) -. Sono esami che identificano le pazienti che trattate con la sola terapia endocrina si mantengono libere da recidiva a distanza di 10 anni dalla diagnosi. Questo comporta che, dopo l'intervento chirurgico, non è necessario il ricorso ad una cura invasiva come la chemioterapia. Riteniamo perciò opportuno l'ingresso dei test nella lista delle prestazioni che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini. I test consentono anche vantaggi economici importanti al comparto della sanità, permettendo risparmi per il mancato acquisto di farmaci chemioterapici e per ospedalizzazioni evitate".
Ogni anno, ricorda Francesco Cognetti, presidente della Confederazione Oncologi cardiologi ematologi (Foce) - sono oltre 55mila le donne che si ammalano di tumore del seno e di queste 10mila hanno diritto al rimborso del test. Ma si tratta di una stima effettuata alla fine del 2020 ed i numeri sono a oggi cresciuti". Foce, ha aggiunto, "è stata anche recentemente ascoltata dalla Commissione nazionale aggiornamento Lea, alla quale ha formalmente proposto l'inserimento dei test genomici nei Lea". Entro fine anno, ha concluso, "è prevista la pubblicazione ufficiale dei nuovi Lea e auspichiamo dei passi avanti poichè, attualmente, nell'utilizzo degli esami si registrano ancora forti squilibri a livello regionale".
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