Governo e Parlamento
29 Giugno 2023 La XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha approvato il testo unificato del disegno di legge sull'oblio oncologico. Lo ha reso noto il presidente della Commissione Ugo Cappellacci: «Comincia una rivoluzione della speranza e della libertà»
La XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha approvato il testo unificato del disegno di legge sull'oblio oncologico. Lo ha reso noto il presidente della Commissione Ugo Cappellacci. «Comincia una rivoluzione della speranza e della libertà», queste le parole di Cappellacci, dopo l'adozione del testo in Commissione. «È un messaggio di speranza a tutte le persone che provano sulla propria pelle la lotta contro il cancro - ha detto - e al tempo stesso un messaggio di libertà, perché alla guarigione fa seguire una rinascita sociale cancellando gli odiosi ostacoli che limitano vita a chi, superato la durissima prova e che ha il diritto di contrarre un mutuo, stipulare un’assicurazione, adottare un figlio a pari condizioni con gli altri cittadini italiani». Alla cura del paziente «sul piano della salute si aggiunge una cura giuridica, che restituisce pienezza ed effettività ai diritti di ogni persona», ha aggiunto. «È un fatto rilevante – ha sottolineato Cappellacci - che questo percorso stia vedendo il contributo costruttivo e condiviso sia della maggioranza e dell’opposizione. Questa condivisione fa ben sperare su una rapida approvazione e soprattutto dimostra che su questi temi si può e si deve operare con la massima coesione possibile». Il testo dovrebbe approdare in Aula il 24 luglio per essere approvato prima della chiusura estiva programmata per il 4 agosto.
Le proposte di legge presentate dai vari gruppi parlamentari hanno portato ad un testo unificato presentato dalle due relatrici, Patrizia Marocco (FI) e Maria Elena Boschi (Az-Iv). Boschi, infatti, dichiara: «Con l'approvazione all'unanimità del testo unificato in Commissione abbiamo dato un primo importante segnale per eliminare un'ingiustizia: chi guarisce da un tumore deve avere gli stessi diritti di tutti gli altri i cittadini». «Su questo tema - sottolinea - non possono esserci bandierine. Abbiamo lavorato trasversalmente e mi auguro che il governo possa sostenere questa iniziativa. In Italia, a differenza di tanti altri Paesi come la Francia, il Belgio e il Portogallo, abbiamo una carenza legislativa e la risoluzione europea chiede che sia adottata una normativa entro il 2025, ma io mi auguro che si possa arrivare entro luglio all'approvazione unanime alla Camera. Affinché tutte le persone guarite da una malattia oncologica sappiano che le istituzioni sono al loro fianco», sostiene. Soddisfatto anche Marco Furfaro, prima firma di una delle proposte di legge sull'oblio oncologico che ha dato vita al testo unificato, capogruppo PD in commissione Affari Sociali e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico. «Abbiamo lavorato a lungo e con determinazione a una convergenza trasversale tra tutte le forze di maggioranza e opposizione. In molti Paesi d'Europa l'oblio oncologico è già legge. Era il momento di fare la nostra parte e fare in modo che un dramma vissuto dalle persone, e dal quale per fortuna sono uscite, non si trasformi per sempre in uno stigma e una discriminazione. Oggi abbiamo fatto un passo in avanti per milioni di persone. Il Partito Democratico come sempre si è mostrato disponibile a una collaborazione a favore di una battaglia di civiltà, contro le discriminazioni sociali, per far sì che tutti possano vivere la vita senza condizionamenti con la società e le istituzioni», dichiara.
«La legge dovrebbe avere 2 scaglioni temporali entro i quali si avrà il diritto all'oblio oncologico: 1) 10 anni dopo il termine delle cure per chi ha avuto il cancro dopo i 18 anni; 2) 5 anni per chi lo ha avuto da più giovane. Colmiamo un vuoto normativo e nessuno dovrà vedersi negato un diritto, risultato di una giusta lotta sociale per eliminare uno stigma nei confronti delle persone che hanno avuto il cancro. Scegliere di non fornire informazioni sulla propria malattia e non esser identificati con essa dovrebbe essere un diritto di ogni paziente guarito da un tumore, visto il numero sempre più alto di guariti, grazie alla ricerca e all'innovazione, la cui aspettativa di vita è la stessa di una persona del medesimo sesso ed età nella popolazione generale». Così Marrocco, deputata di Forza Italia, relatrice e prima firmataria della proposta di legge per la prevenzione delle discriminazioni e per la tutela dei diritti dei malati oncologici. «Per questo è fondamentale riconoscere il diritto ai guariti di non subire discriminazioni e a non essere persone stigmatizzate. Il tema dell'oblio oncologico è nelle priorità dell'agenda di questo governo. Il ministro Schillaci ed il suo ministero hanno seguito e seguono con grande attenzione tutto l'iter parlamentare, così come la presidente Meloni che, da subito, ha espresso il suo sostegno incitando il Parlamento ad una accelerazione, per aiutare il «dopo» delle persone che hanno visto un «prima» in bilico. Il tema della salute dell'individuo è uno dei punti cardine del programma di Forza Italia da sempre. Berlusconi già nel 2006, da presidente del Consiglio, istituì la 'Giornata nazionale del malato oncologico', con lo scopo di dedicare attenzione alle persone affette da queste patologie e a tutti coloro che hanno attraversato l'esperienza della malattia, direttamente o indirettamente. La nostra attenzione è sempre stata dalla parte giusta e con questo governo troverà finalmente il suo compimento normativo», conclude Marrocco.
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