Planetary Health Festival
07 Ottobre 2024Obiettivo del Festival appena concluso: unire le competenze per poter affrontare le sfide che riguardano l’intero pianeta per costruire un futuro sostenibile e alla portata di tutti.
Si è conclusa sabato 5 ottobre la prima edizione del Planetary Health Festival, la tre giorni di eventi e approfondimenti organizzata da Healtival (società del gruppo Edra LSWR) con il patrocinio del Comune di Verona e della Rete nazionale Citta Sane-OMS. Il festival ha rappresentato un'importante piattaforma di dialogo e scambio sul tema cruciale dell'interdipendenza tra la salute umana, ambientale e animale.
Durante le giornate di lavori, esperti internazionali del mondo scientifico e istituzionale si sono confrontati su una varietà di temi chiave, offrendo un'analisi approfondita dello stato attuale e delle sfide future legate alla salute globale. Grazie a tavole rotonde, conferenze e workshop interattivi, i partecipanti hanno potuto esplorare strategie innovative e azioni concrete per affrontare le crescenti emergenze climatiche e sanitarie, promuovendo un futuro più sostenibile.
Un’iniziativa diffusa in più luoghi della città che ha riscosso un’ottima risposta di pubblico, con 4500 partecipanti nelle sessioni convegnistiche e 40.000 persone raggiunte attraverso gli streaming, tra professionisti del settore, studenti e cittadini. Nei 64 eventi si sono alternate le voci di 296 relatori, tra esperti e rappresentanti delle istituzioni, a testimonianza di un crescente interesse verso un approccio integrato alla salute planetaria.
Il grande successo dell’evento, riferisce una nota, si deve a diversi fattori:
1. Coinvolgimento della comunità: grazie a momenti di interazione con il pubblico e laboratori tematici, il festival ha creato un forte senso di partecipazione, coinvolgendo i cittadini di Verona e non solo, con l'obiettivo di sensibilizzare e informare sulle problematiche legate alla salute globale. Durante la giornata del venerdì centinaia di ragazzi hanno circondato il monumento emblema di Verona, l’Arena, in un abbraccio simbolico all’ambiente.
2. Dialogo interdisciplinare: il festival ha saputo riunire esperti provenienti da diversi ambiti, dalla medicina all’ecologia, fino alla politica e all’educazione, favorendo una comprensione più ampia e completa delle questioni ambientali e sanitarie globali. Durante la tre giorni si è parlato anche di microplastiche, di salute del cervello, ma anche dell’evoluzione della medicina e della salute planetaria durante l’appuntamento “Salotto Ippocrate” con il giornalista Michele Mirabella.
3.Collaborazione internazionale: la partecipazione di speaker di rilevanza internazionale ha permesso un confronto diretto sulle best practices e le esperienze già in atto a livello globale, creando una rete di conoscenze utili a pianificare nuove azioni congiunte. Durante la giornata di venerdì Giuseppe Ippolito, docente di Malattie infettive e salute internazionale al Saint Camillus International University di Roma, ha affrontato il tema del nuovo allarme per il vaiolo delle scimmie.
4. Impegno delle istituzioni: il sostegno del Comune di Verona e di altre realtà istituzionali ha giocato un ruolo chiave nel successo dell'evento, dimostrando l'importanza di un impegno pubblico per affrontare le sfide legate alla sostenibilità e alla salute. Il Ministro Schillaci, intervenuto durante la sessione inaugurale del giovedì, si è rivolto a oltre 300 studenti presenti in sala. È intervenuto in chiusura il Viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, ribadendo l’importanza di garantire una sanità efficace e sostenibile.
Verso un futuro sostenibile
Il Planetary Health Festival, continua la nota ha posto le basi per la costruzione di un dialogo duraturo e di nuove collaborazioni tra scienza, politica e società civile. L’auspicio è che da questo primo importante appuntamento nascano azioni concrete in grado di garantire un futuro sostenibile e una salute equa per tutti gli esseri viventi, come è stato ribadito più volte dai partecipanti durante le diverse sessioni.
Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma e Presidente del Comitato Scientifico del Festival, ha commentato: "Non ci dobbiamo rassegnare, anche se viviamo in un mondo in tempesta. Il Planetary Health Festival ha rappresentato un momento cruciale per riflettere sull’interconnessione tra la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali. La partecipazione e l’interesse dimostrati in questi giorni ci confermano quanto sia necessario un cambio di paradigma, dove la salute venga vista come un sistema globale e integrato. Solo affrontando le sfide sanitarie in un'ottica planetaria, possiamo davvero fare la differenza e garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti. Questo festival ha dimostrato che unendo le forze scientifiche, istituzionali e civiche possiamo compiere passi concreti nella giusta direzione”.
Secondo Ludovico Baldessin, Amministratore delegato della società Edra S.p.A "il successo del Planetary Health Festival è il risultato di un grande lavoro di squadra e della passione di chi crede fermamente nell'importanza di sensibilizzare su temi così fondamentali. Il nostro obiettivo era creare uno spazio di dialogo aperto e costruttivo, dove competenze scientifiche e ambientali potessero incontrarsi per sviluppare soluzioni concrete e sostenibili. La risposta entusiasta del pubblico e il coinvolgimento degli esperti ci confermano che questa è la strada giusta. Continueremo a impegnarci affinché questo appuntamento diventi un punto di riferimento annuale per chiunque voglia contribuire a un futuro più sano per il nostro pianeta. Ringraziamo tutti i partner, i partecipanti e il pubblico per aver contribuito alla straordinaria riuscita di questo evento e per aver condiviso con noi l’impegno verso un pianeta più sano”.
La dottoressa Annamaria Molino, oncologa, consigliera comunale referente veronese della Rete Città Sane, presente nel comitato scientifico che ha supportato l’organizzazione del Festival sottolinea come sia stato “un lavoro di squadra, arricchito dal contributo delle eccellenze presenti a Verona: istituzioni, realtà locali, associazioni, tutte e tutti hanno partecipato con entusiasmo e competenza, dimostrando ancora una volta che Verona è una città moderna, vivace, attiva, proiettata verso il futuro e verso l’Europa”.
In chiusura Damiano Tommasi evidenzia come l’evento può avere una continuità. L’obiettivo è quello di invitare personalità di caratura nazionale e internazionale che ci possano dare oltre alle riflessioni, anche proposte di azioni concrete. Ci ha fatto molto piacere coinvolgere diverse aree della città attraverso un modello di festival diffuso. La politica deve motivare le persone alla partecipazione e alla vita della città. Direi che una città è sicura e si cura se i suoi cittadini e cittadine si attivano, se prendono parte”.
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