Farmaci
23 Novembre 2022Nasce la campagna Sanofi, per sensibilizzare e informare sul virus respiratorio sinciziale con il patrocinio di ben tre società scientifiche
Nasce la campagna Together Against RSV, pensata da Sanofi, per sensibilizzare e informare sul virus respiratorio sinciziale (RSV) con il patrocinio di ben tre società scientifiche - SIP (Società Italiana di Pediatria), SIN (Società Italiana di Neonatologia) e SItI (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) - che si propone di fornire informazioni autorevoli ai neogenitori per affrontare in modo corretto il virus nei più piccoli.
Together Against RSV nasce proprio dalla necessità di accrescere la consapevolezza dei neogenitori su questo virus a circolazione stagionale. Secondo una recente indagine svolta da Doxapharma in collaborazione con Fattore Mamma, infatti, l’RSV è conosciuto solo dalla metà dei genitori (45%), nonostante sia molto alta la sua diffusione tra i bambini: oltre il 90% viene infettato almeno una volta entro i due anni di età.
Con Together Against RSV, un’articolata campagna patrocinata dai pediatri, neonatologi e igienisti, vuole avvicinare i neogenitori al tema con l’obiettivo di informarli in modo semplice e autorevole, coinvolgerli e aiutarli a intercettare il rischio sin dalle sue prime manifestazioni e a intervenire tempestivamente.
La campagna si sviluppa su più fronti: online, sui social network, ma anche sul territorio, grazie a una capillare distribuzione di materiali informativi negli ambulatori pediatrici e nei centri vaccinali. Online, su www.togetheragainstrsv.it, sono raccolte tutte le informazioni necessarie sull’RSV: cos’è, quali sono i primi segnali di allarme, a quali sintomi prestare attenzione e quali misure adottare per prevenire il virus, oltre a una checklist dei fattori di rischio per meglio interagire con il pediatra. Il sito include anche delle video-pillole della Dott.ssa Valentina Paolucci (sui social molto seguita come @ladottoressadeibambini) e la testimonianza di alcune mamme che hanno avuto un’esperienza diretta con i propri figli. Per aumentare ulteriormente la conoscenza sul virus, la campagna sarà veicolata anche sui canali social, strumenti sempre più utilizzati dai genitori per cercare informazioni in merito alla salute dei propri figli.
Luigi Orfeo, Presidente SIN, Società Italiana di Neonatologia ha affermato: "Purtroppo, vi è ancora poca informazione su questa infezione comune, per questo è importante che i genitori dei bambini più piccoli sappiano come riconoscere questa malattia e agire tempestivamente. Ad oggi, non è ancora disponibile una forma di immunizzazione per prevenire la malattia da RSV, sebbene tutti i neonati e bambini alla prima stagione abbiano bisogno di protezione da questo virus. E, poiché non esiste nemmeno una terapia specifica, è importante imparare a riconoscere per tempo i segnali della possibile infezione respiratoria da RSV nel bambino poiché, con le visite pediatriche si può evitare il ricovero in ospedale, che invece è necessario in caso di peggioramento della respirazione".
Annamaria Staiano, Presidente della Società Italiana di Pediatria gli fa eco: “Lo scorso anno, l'allentamento delle misure anti-Covid ha notevolmente favorito la diffusione del virus respiratorio sinciziale tra tutti i neonati e bambini nel primo anno di vita, tra i quali abbiamo registrato casi purtroppo molto numerosi e seri di bronchioliti. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma puntare sulla prevenzione. Per questo, è necessario aumentare la consapevolezza sull’RSV tra tutti i genitori, per far sì che tengano presenti le precauzioni standard che possono favorire la protezione di tutti i neonati e bambini dall’RSV”.
Giovanni Gabutti, Coordinatore Gruppo di Lavoro Vaccini e Politiche Vaccinali della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica conclude: “L’RSV è un agente patogeno che colpisce praticamente tutti i bambini entro i primi due anni di vita e che, se trascurato, può impattare in modo pesante sulla loro salute. La ricerca sta facendo importanti passi avanti ma ad oggi è fondamentale fare informazione e diffondere consapevolezza nei neogenitori. Dobbiamo lavorare tutti insieme– per una comunicazione efficace che permetta di proteggere tutti i neonati e bambini dall’RSV– operatori sanitari sul territorio e nelle strutture sanitarie, aziende private e la collettività in senso più ampio.”
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