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19 Giugno 2022

Farmaci oncologici, il 2021 anno molto importante per la ricerca contro il cancro. Il bilancio dei nuovi trattamenti


Gli studi clinici in oncologia non sono mai stati così dinamici, con un salto del 56% negli ultimi cinque anni. Questo risultato emerge da un ultimo rapporto dell'Istituto IQVIA, data science company che si occupa a livello mondiale di elaborazione e analisi dei dati in ambito healthcare e sviluppo di nuove tecnologie.

Secondo il report, il 2021 è stato un anno molto importante, grazie al lancio di 30 nuovi principi attivi in ​​oncologia. I dati indicano che dal 2012 sono stati sviluppati circa 159 nuovi trattamenti contro il cancro. Inoltre, dal 2016 è stato segnalato un aumento del 56% degli studi clinici, a beneficio principalmente dei tumori rari. La maggior parte delle ricerche in oncologia si focalizzano sui tumori metastatici o avanzati, ma gli studi sui tumori precoci e sui vaccini sono più che raddoppiati nel giro di 10 anni. Inoltre, sempre nel 2021, il 68% della pipeline oncologica ha avuto origine da aziende biofarmaceutiche emergenti, rispetto al 45% di dieci anni fa. Sempre secondo IQVIA, il mercato dei farmaci oncologici, che è balzato del 12% nel 2021 a 185 miliardi di dollari, dovrebbe aumentare del 66% entro il 2026, per un volume di 307 miliardi di dollari.

Il numero di pazienti trattati nel mondo è aumentato in media del 4% negli ultimi cinque anni. Per Murray Aitken, Direttore Esecutivo dell'Istituto IQVIA, la storia dell'oncologia è divisa in due mondi molto diversi, perché se “da un lato si sta assistendo a un notevole aumento di R&S (ricerca e sviluppo), che potrebbe portare a nuove terapie per tumori che ancora non hanno trattamenti efficaci, dall’altro le grandi criticità risiedono nell'impatto dei ritardi degli screening, delle diagnosi e nei trattamenti”. Aitken, ha spiegato che anche con brillanti prospettive di ricerca, sviluppo e innovazione, ci vorrà molto tempo prima che l’oncologia superi queste sfide.

Nel 2020 e nel 2021, sono stati molto più numerosi i nuovi pazienti che hanno visto un oncologo per malattia metastatica in diversi tumori, a causa dei ritardi accumulati nella diagnosi e nello screening. Gli oncologi americani stimano che il numero di pazienti a rischio di diagnosi ritardate o mancate siano circa 58.000. Infatti, si stima che più di 30 milioni di screening per alcune tipologie tumorali comuni siano stati interrotti dall'inizio della pandemia negli Stati Uniti.
Per approfondimenti: https://www.iqvia.com/insights/the-iqvia-institute/reports/global-oncology-trends-2022

Cristoforo Zervos


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