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04 Febbraio 2025La Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT) è stata presentata oggi a Roma dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali: consentirà di assistere almeno 300 mila pazienti attraverso strumenti innovativi di televisita e teleconsulto
Consentirà entro dicembre 2025 di assistere almeno 300 mila pazienti attraverso strumenti innovativi di televisita e teleconsulto, con una prospettiva futura di raggiungere circa 790 mila persone, come previsto dal decreto salute del 28 settembre 2023. La Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT) è stata presentata oggi a Roma dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), segnando una nuova era per la sanità italiana. L'iniziativa è parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Abbiamo messo a punto un sistema che consente a tutti i professionisti sanitari di utilizzare dei processi di lavoro costruiti attraverso la piattaforma nazionale di telemedicina, processi che sono interoperabili tra di loro. Questo consente grandi progressi nel riutilizzare soluzioni, per condividere i risultati e nel perfezionare la valutazione di quello che si fa e nel progredire sia dal punto di vista tecnologico ma anche della scienza medica”, dichiara a margine dell’evento a Sanità33 Francesco Gabbrielli, Responsabile R&D per l'attività clinica in Telemedicina AGENAS.
La piattaforma si compone di un'Infrastruttura Nazionale di Telemedicina (INT), gestita centralmente da Agenas, e di 21 Infrastrutture Regionali di Telemedicina (IRT) che consentiranno l'erogazione dei servizi minimi previsti. La INT offre servizi abilitanti per armonizzare e monitorare i servizi regionali, garantendo interoperabilità tra le piattaforme locali e un allineamento con le infrastrutture europee. Grazie all'adozione di standard internazionali, la piattaforma garantirà un elevato livello di confrontabilità, tracciabilità e personalizzazione delle prestazioni sanitarie. Questo sarà possibile attraverso un linguaggio uniforme sviluppato da professionisti Agenas, leggibile sia dagli operatori sanitari che dai sistemi informatici. La piattaforma sarà inoltre interoperabile con il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 e l'Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS). Due importanti gare sono state bandite per l'implementazione del sistema. La Regione Lombardia ha guidato l'acquisizione delle infrastrutture regionali di telemedicina con un finanziamento di oltre 340 milioni di euro, mentre la Regione Puglia ha curato l'acquisto delle postazioni di lavoro con un budget di oltre 186 milioni di euro. Le Regioni che non hanno aderito alle gare hanno proceduto autonomamente all'individuazione dei servizi minimi necessari.
Dal punto di vista delle risorse umane, l'utilizzo della piattaforma coinvolgerà un ampio spettro di operatori sanitari: 42.674 medici del ruolo unico, 121.969 medici specialisti, 6.650 pediatri di libera scelta, 99.161 infermieri e 121.597 professionisti sanitari.mL'operatività della piattaforma è stata affidata a PNT Italia Srl, una società costituita per il 60% da Engineering Ingegneria Informatica Spa e per il 40% da Almaviva Spa, mediante una procedura di partenariato pubblico-privato della durata di 10 anni. La conformità alla normativa sulla protezione dei dati personali è stata garantita dal parere favorevole espresso dal Garante per la protezione dei dati personali il 16 gennaio 2025. Per il completamento del quadro normativo, si attende ora il parere dell'Agenzia per la Cybersicurezza e della Conferenza Stato-Regioni.
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