Oncologia
20 Marzo 2025I nuovi software vengono utilizzati con maggiore frequenza. Sempre di più dove l'occhio umano non vede può essere d'aiuto l'intelligenza artificiale che riesce ad individuare anche le lesioni neoplastiche più piccole
In Italia 1 donna su 8 nel corso della vita svilupperà un tumore della mammella. È il cancro più diffuso tra la popolazione e i nuovi casi l'anno ammontano a oltre 53mila. Attualmente il 73% delle donne si sottopone all'esame di screening, attraverso la mammografia, per la diagnosi precoce della malattia. Sempre di più dove l'occhio umano non vede può essere d'aiuto l'intelligenza artificiale che riesce ad individuare anche le lesioni neoplastiche più piccole. I nuovi software vengono utilizzati con maggiore frequenza anche nella biopsia liquida, una nuova procedura diagnostica che riesce a scoprire tracce di Dna tumorale per evidenziare precocemente i rischi di recidiva di neoplasia. A questi temi è stato dedicato il convegno nazionale “Evoluzione tecnologica e intelligenza artificiale in diagnostica senologica. Stato dell'arte e prospettive future”, che si è svolto a Roma presso l'ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola.
"I nuovi software sono già una realtà in Italia nei programmi di prevenzione secondaria del tumore mammario - afferma Ettore Squillaci, direttore dell'Uoc di Diagnostica per immagini dell'ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola - L'intelligenza artificiale può aiutarci a gestire la grande mole di dati che siamo in grado di ottenere con gli strumenti diagnostici di ultima generazione. Si tratta di tecnologie che al momento sono attive solo in pochissime strutture sanitarie della Penisola, ma che entro 3 anni dovranno essere rese disponibili in tutti i centri di riferimento oncologici. Il loro utilizzo sarà potenziato grazie alle Reti oncologiche regionali e così saranno di ausilio ad un sempre maggior numero di pazienti. Sono programmi informatici molto avanzanti che possono anche essere installati su mammografi già esistenti. Quindi con investimenti relativamente limitati sarà a breve possibile analizzare più donne, in minor tempo e soprattutto ricevere informazioni precise sulla patologia".
"I tassi di sopravvivenza nel carcinoma mammario - aggiunge Squillaci - sono in costante crescita per merito soprattutto dei miglioramenti terapeutici e dei programmi di prevenzione secondaria. A questo si accompagna un costante miglioramento delle apparecchiature diagnostiche sia di mammografia che di risonanza magnetica, che grazie anche all'Ia e ai nuovi mezzi di contrasto consentono diagnosi più precise, in minor tempo e in un maggior numero di pazienti. Scoprire un tumore al seno, anche di piccolissime dimensioni è ora dunque possibile e per questo assume un ruolo sempre più importante la prevenzione secondaria per rendere il tumore al seno una malattia curabile che non deve fare più paura".
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