sanità
28 Ottobre 2022 È arrivato il via libera dalla Corte dei conti al contratto del Comparto Sanità 2019-2021 e il 2 novembre ci sarà anche la firma definitiva delle organizzazioni sindacali, come comunica l’Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni
È arrivato il via libera dalla Corte dei conti al contratto del Comparto Sanità 2019-2021 e il 2 novembre ci sarà anche la firma definitiva delle organizzazioni sindacali, come comunica l’Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. «Con il via libera definitivo della Corte - spiega Aran in una nota - terminano tutti i passaggi della fase di controllo per il Ccnl che riguarda circa 550mila operatori appartenenti al personale non medico e non dirigente, dipendente del Ssn, degli Izs, degli Irccs, delle Rsa, delle ex Ipab e di altri enti sanitari». Con il nuovo Contratto si è operata una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento compresa la nuova area di elevata qualificazione. Le aree sono quelle relative a: personale di supporto, operatori, assistenti, professionisti della salute e funzionari, personale di elevata qualificazione.
A ciascuna area fanno capo tre ruoli: sanitario, socio-sanitario e amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca. A completamento del sistema di classificazione, è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza. In ogni ruolo possono essere attribuiti i seguenti incarichi: incarico di posizione, per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione; incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari; incarico di funzione professionale, per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori. Gli incarichi dureranno 5 anni e saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità e le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con importanti aumenti economici.
Nel nuovo contratto assume particolare rilievo anche la nuova disciplina del lavoro a distanza (smartworking) nelle due tipologie: il lavoro agile, previsto dalla legge 81/2017, senza vincolo di luogo e di orario; il lavoro da remoto, con vincolo di luogo e di orario. Sul piano del trattamento economico, l’accordo riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per il nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
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