Intervista
04 Agosto 2022 Le nuove risorse del Pnrr destinate alla sanità digitale «cambieranno radicalmente la vita dei cittadini perché spingeranno tutto il sistema sanitario nazionale, comprese anche le strutture private, a popolare realmente il fascicolo dei documenti». Queste le parole di Lorenzo Gubian, Direttore Generale ARIA, intervistato da Sanità33
Le nuove risorse del Pnrr destinate alla sanità digitale «cambieranno radicalmente la vita dei cittadini perché spingeranno tutto il sistema sanitario nazionale, comprese anche le strutture private, a popolare realmente il fascicolo dei documenti. Una delle grosse operazioni che sta dietro al finanziamento del PNRR è appunto la riduzione della distanza virtuale tra cittadino e operatore sanitario». Queste le parole di Lorenzo Gubian, Direttore Generale ARIA - Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti Regione Lombardia, a Sanità33, sui i cambiamenti che verranno apportati al mondo digitale sanitario grazie alle nuove risorse provenienti dal PNRR. Durante la fase pandemica, la sanità digitale ha avuto una spinta fortissima perché una serie di operazioni come le prestazioni da remoto o la consegna dei referti sono diventate una necessità.
L'attuale finanziamento, dunque, «potenzierà un aspetto che non è riuscito con i precedenti progetti di sanità digitali – precisa Gubian - cioè il coinvolgimento soprattutto degli operatori sanitari. Mentre i servizi digitali puri sono molto diffusi, se pure non allo stesso modo in tutte le regioni, la consultazione per esempio della documentazione digitale da parte degli operatori sanitari non ha raggiunto lo stesso livello. Paradossalmente la sanità digitale, oggi, è molto usata dai cittadini ma è poco utilizzata dagli operatori sanitari». In particolare, sul fascicolo sanitario elettronico «tutte le Regioni avranno un finanziamento di circa 600 milioni. Sono divisi 300 milioni sul potenziamento delle infrastrutture digitali e 300 milioni addirittura sulla formazione degli operatori, questo è veramente un cambio epocale, non era mai stato pensato un investimento sulla formazione». Per quanto concerne, invece, la telemedicina il PNRR prevede un finanziamento di 1miliardo di euro di cui 200 milioni circa destinati alla piattaforma nazionale e 800 milioni saranno dati alle regioni per la creazione di servizi di cura della telemedicina», aggiunge Gubian.
Entrambe le azioni: il Fascicolo Sanitario Elettronico da un lato, e la telemedicina dall'altro, «mirano alla riduzione di questa distanza tra cittadino e operatori. Tutte e due le azioni, grazie alle risorse necessarie e per la prima volta, non vedono solo cittadino o solo l'operatore sanitario come utente del sistema e quindi come fruitore dei servizi che vengono, ma li vedono tutti e due contemporaneamente», chiarisce il Direttore Generale di ARIA. «Questa – conclude Gubian- è la grossa novità nell'approccio ai progetti di sanità digitale che verranno finanziati dal PNRR».
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