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Intervista

19 Gennaio 2023

Dati in sanità, Riccaboni: digitalizzazione determinante per migliorare qualità cure

La digitalizzazione, specie sul territorio, darà ricchezza alle dinamiche di real world evidence, e slancio alla value based healthcare nel miglioramento delle cure. Tuttora sussistono barriere informatiche nel nostro Paese ma sono più di interoperabilità e formazione degli operatori che dovute ad arretratezza dei sistemi. È il messaggio che lancia Massimo Riccaboni 
 


Dati in sanità, Riccaboni: digitalizzazione determinante per migliorare qualità cure

La digitalizzazione, specie sul territorio, darà ricchezza alle dinamiche di real world evidence, e slancio alla value based healthcare nel miglioramento delle cure. Tuttora sussistono barriere informatiche nel nostro Paese ma sono più di interoperabilità e formazione degli operatori che dovute ad arretratezza dei sistemi. È il messaggio che lancia Massimo Riccaboni, Professore di Economia alla Scuola IMT Alti Studi di Lucca, Coordinatore del Ph.D. track in Economics, Networks & Business Analytics e Dirigente dell'unità di ricerca Axes, autore del saggio “La digitalizzazione della Value based healthcare per la valutazione integrata delle cure”, presente nella nuova pubblicazione "I dati. Il futuro della sanità. Strumenti per una reale innovazione”, curata da Francesco Frattini e Fausto Massimino e realizzata da Fondazione Roche con il supporto di Edra. Nel libro, capitoli di vari, autorevoli ricercatori analizzano le potenzialità del dato nel sistema sanitario.

Nel contributo, Riccaboni spiega quali fattori incidano sul transito dei sistemi di valutazione delle prestazioni dalla quantità dei trattamenti alla qualità dei risultati. In particolare, il passaggio da un sistema rimborso basato su volumi ad un sistema che tiene conto del valore richiede l’esistenza di piattaforme dati aperte ed interoperabili, verso la quale ci indirizzano gli investimenti favoriti dai fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed un’evoluzione nell’uso della real world evidence che porti ad una misurazione della qualità dei servizi attendibile e rigorosa dal punto di vista scientifico. Per Riccaboni, la RWE soffre oggi dei limiti dovuti all’eterogeneità delle evidenze raccolte nella pratica clinica: tali evidenze «vanno dal caso di studio ad analisi che cercano di replicare metodologie su processi causali che spiegano quanto una prestazione abbia determinato un beneficio. La seconda prospettiva è più difficile. In RWE abbiamo evidenze aneddotiche e di singoli pazienti. Manca un sistema di rilevazione che consenta di randomizzare, valutare l’accesso alle cure, o vedere diversi trattamenti o procedure in comparazione tra di loro evidenziandone i benefici aggiunti. Dovremmo dotarci di linee guida e di un sistema di valutazione analogo a GRADE per capire come si misura il grado di confutabilità di un’evidenza».

Incrociare grandi masse di dati attraverso la digitalizzazione diventa dunque strategico. In Italia come in Europa, secondo Riccaboni, già disponiamo di presupposti tecnologici e normativi per avere setting di interoperabilità che consentano di gestire i dati garantendo accesso sicuro alle informazioni sanitarie ad operatori autorizzati per fini definiti, inclusa la comprensione degli ambiti in cui le cure funzionano, rivolta all’obiettivo di livellare verso l’alto la qualità erogativa di tutte le strutture. «La digitalizzazione avanza in tutti i comparti – spiega Riccaboni – offrendo, con l’intelligenza artificiale, chance fino a ieri impensabili per migliorare l’accesso ai servizi e costruire prossimità». Determinante sarà il fall-out continuo delle conoscenze verso il medico di famiglia, figura chiave per consentire una connessione tra servizi ospedalieri e territoriali, favorendo l’accesso alle informazioni sul paziente. «La digitalizzazione del territorio darà ricchezza a dinamiche di RWE, c’è ritardo nella Pubblica Amministrazione con barriere note a tutti, ma in prospettiva i pazienti saranno sempre più titolari dei loro dati e li condivideranno con chi ritengono li possa aiutare. Dunque, crescerà mobilità del dato». La scommessa è avviata. 

Link: https://www.youtube.com/watch?v=8i8SJb34ros 
 

Ludovico Baldessin

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