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22 Dicembre 2025Approvato in Commissione Bilancio al Senato un emendamento alla Manovra che introduce lo screening nutrizionale per i pazienti oncologici

Via libera in Commissione Bilancio del Senato a un emendamento alla Manovra che introduce un programma di screening nutrizionale per i pazienti oncologici. La misura, contenuta nell’emendamento 64.3 a prima firma della senatrice Elena Murelli, è stata accolta con favore dalla Società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo (SINPE), dalla Federazione associazioni volontariato oncologia (FAVO), da Alleanza contro il cancro (ACC) e dall’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM).
Secondo le quattro organizzazioni, l’emendamento riconosce in modo concreto il ruolo della valutazione e del supporto nutrizionale nel percorso di cura dei pazienti oncologici, con potenziali ricadute su esiti clinici, tollerabilità delle terapie e qualità di vita.
Per Antonella Lezo, presidente SINPE, l’approvazione dell’emendamento rappresenta “un risultato importante” e uno stimolo a proseguire il lavoro affinché la nutrizione clinica sia garantita anche agli altri pazienti a rischio o affetti da malnutrizione correlata a patologia. Lezo ha ringraziato la senatrice Murelli e il Ministero della Salute per l’attenzione dedicata al tema.
Francesco De Lorenzo, presidente FAVO, ha ricordato che la richiesta di introdurre lo screening nutrizionale per i malati oncologici risale al 2016 con la Carta dei diritti del paziente oncologico al supporto nutrizionale appropriato e tempestivo, promossa da FAVO insieme ad AIOM e SINPE. Il tema è stato successivamente recepito nell’Accordo Stato-Regioni del 14 dicembre 2017 e nelle Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, ma finora l’applicazione regionale è rimasta disomogenea. “Grazie alla legge – ha sottolineato – il diritto allo screening nutrizionale verrà finalmente riconosciuto ai malati oncologici”.
Per Riccardo Caccialanza, segretario del Working group Survivorship Care e Supporto nutrizionale di ACC, si tratta di “un passo fondamentale” per migliorare la qualità delle cure oncologiche nel loro complesso, considerando che uno stato nutrizionale adeguato influisce sull’efficacia e sulla tolleranza delle terapie e può contribuire a ridurre i costi sanitari attraverso interventi precoci.
L’emendamento, ha osservato Paolo Pedrazzoli, coordinatore del gruppo di lavoro AIOM Nutrizione in oncologia, è in linea con le linee guida AIOM 2024 e con iniziative già avviate in alcune Regioni. Tra queste, la Lombardia, che ha reso obbligatorio lo screening nutrizionale per i pazienti ricoverati, prevedendo una decurtazione del 20% del DRG in caso di mancata effettuazione o documentazione. Pedrazzoli ha auspicato anche un accesso uniforme alla supplementazione orale con alimenti a fini medici speciali su tutto il territorio nazionale.
SINPE, FAVO, ACC e AIOM hanno infine ribadito la disponibilità a collaborare con le istituzioni per garantire un’implementazione efficace e omogenea dello screening nutrizionale e per rafforzare il riconoscimento della nutrizione clinica come parte integrante dei percorsi terapeutici oncologici.
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