Lea
24 Ottobre 2025Dopo otto anni, aggiornati i livelli essenziali di assistenza. Schillaci: “Passo avanti per offrire ai cittadini cure di qualità e all’avanguardia”

A distanza di otto anni, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Dpcm che aggiorna i Livelli essenziali di assistenza (Lea), definendo un pacchetto di prestazioni sanitarie più ampio e innovativo: nuovi screening oncologici e neonatali, test genetici, terapie psicoeducazionali e ampliamento delle esenzioni per patologie croniche e rare. L’impatto economico complessivo è stimato in circa 150 milioni di euro annui. “Dopo otto anni aggiorniamo i Lea, aumentando il numero di prestazioni che il Servizio sanitario mette a disposizione di tutti i cittadini”, ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci. “È un passo avanti concreto per rispondere ai bisogni di salute con cure sempre più di qualità e all’avanguardia”.
Il nuovo Dpcm, spiegano le Regioni, elimina prestazioni obsolete, migliora l’appropriatezza organizzativa e clinica e favorisce una razionalizzazione prescrittiva, “in linea con la riduzione degli oneri per il Servizio sanitario nazionale”. Tra le principali novità, lo screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale (SMA) diventa standard nazionale dopo una fase di sperimentazione avviata nel 2019. Si amplia inoltre il programma di sorveglianza per i tumori mammari e ovarici BRCA-correlati, che prevede l’identificazione delle varianti genetiche BRCA1 e BRCA2 nelle pazienti affette da tumore e lo screening regolare dei familiari sani portatori della mutazione. Nel pacchetto entrano anche otto nuove malattie rare nello Screening Neonatale Esteso, tra cui immunodeficienze combinate gravi, mucopolisaccaridosi I, adrenoleucodistrofia X e malattia di Pompe.
Il documento introduce prestazioni innovative come il test prenatale non invasivo (NIPT) su DNA fetale per le principali trisomie e l’elastografia epatica (Fibroscan) come alternativa alla biopsia. Sul fronte della salute mentale, entrano nei Lea le terapie psicoeducazionali individuali e di gruppo per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Ampliato anche l’elenco delle patologie esenti dal ticket. Riconosciute come malattie croniche e invalidanti la sindrome fibromialgica, l’idrosadenite suppurativa e la malattia polmonare da micobatteri non tubercolari. Aggiornati inoltre i percorsi diagnostici e terapeutici per asma grave, psicosi, epatiti croniche e coliti ulcerose.
Accanto all’ampliamento delle prestazioni, il provvedimento interviene sulla razionalizzazione dei Lea, con la revisione di codici ambulatoriali, la rimozione di esami superati e l’aggiornamento dei criteri di erogabilità.
Le Regioni hanno espresso parere favorevole anche al decreto “isorisorse” – a neutralità finanziaria – che aggiorna l’elenco delle malattie rare, le prestazioni di assistenza termale e i Diagnosis Related Group (DRG) per i ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza. Infine, la Conferenza delle Regioni ha chiesto che l’entrata in vigore dei due provvedimenti non sia inferiore ai 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per consentire l’adeguamento dei sistemi informativi centrali e regionali.
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