Medicina
20 Dicembre 2023 Il progetto del nuovo laboratorio antidoping italiano, "finanziato da Governo con 18 milioni di euro non è solo una garanzia per avere gare internazionali e per assicurare 'atleti puliti', ma potrà svolgere un ruolo importante per la ricerca e per la salute
Il progetto del nuovo laboratorio antidoping italiano, "finanziato da Governo con 18 milioni di euro non è solo una garanzia per avere gare internazionali e per assicurare 'atleti puliti', ma potrà svolgere un ruolo importante per la ricerca e per la salute. È grande risultato". Così Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) e deputato di Forza Italia a margine della conferenza, alla Camera, dedicata al progetto del nuovo Laboratorio italiano antidoping, che amplierà le capacità, a diversi livelli, di quello attuale, attivo da 20 anni.
"Ora, con il finanziamento, si può partire e penso che arriveremo ad attivarlo nei tempi previsti. La Wada (World antidoping Agency) ci supporta, abbiamo un'ottima credibilità come Italia, la qualità dei nostri controlli è elevata e il nuovo laboratorio punta all’eccellenza". Questa struttura "era necessaria, ci sono 30 laboratori nel mondo e da quando erano sono state assegnate le olimpiadi a Milano-Cortina, l'adeguamento era uno dei punti fondamentali per l'assegnazione. Si tratta quindi di elemento indispensabile anche per ambire, in futuro, a ospitare tutti gli eventi internazionali. Senza un laboratorio antidoping adeguato l’Italia sarebbe stata certamente penalizzata nelle gare internazionali. Questo non vuol dire solo attenzione allo sport ma anche all'economia e all'Italia nel suo ruolo geopolitico internazionale".
Per quel che riguarda le azioni di controllo effettuate nel 2022 “sono stati 95 i controlli antidoping programmati nelle manifestazioni sportive delle Federazioni sportive nazionali e delle Discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva. Gli atleti sottoposti a controllo antidoping sono stati 364, tra maschi e femmine, e di questi 12 sono risultati positivi a una o più sostanze vietate, pari al 3,3% degli atleti sottoposti a controllo", ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla conferenza alla Camera dedicata al progetto del nuovo Laboratorio italiano antidoping.
Il ministero, ha precisato, "contribuisce alle attività di controllo, anche con il supporto dei Nas, attraverso la Sezione per la vigilanza ed il controllo sul Doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato tecnico sanitario. Nel corso dei 20 anni di attività antidoping della Sezione di vigilanza sono stati controllati 23.620 atleti, tra maschi e femmine, e di questi di questi, 702 (3% del campione esaminato), sono risultati positivi a una o più sostanze vietate".
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