Europa
17 Luglio 2023 L'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa e la Commissione Europea hanno annunciato di aver avviato una collaborazione per sostenere i paesi dell'Unione Europea impegnati nel miglioramento dell'assistenza a lungo termine. La partnership si concentrerà sull'ampliamento dell'accesso e l'ottimizzazione della qualità dei servizi di assistenza
L'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa (OMS/Europa) e la Commissione Europea hanno annunciato di aver avviato una collaborazione per sostenere i paesi dell'Unione Europea impegnati nel miglioramento dell'assistenza a lungo termine. La partnership si concentrerà sull'ampliamento dell'accesso e l'ottimizzazione della qualità dei servizi di assistenza, fornendo allo stesso tempo un supporto sostanziale ai caregiver informali. Secondo i dati raccolti, nella Regione Europea, circa 135 milioni di persone vivono con disabilità e quasi un terzo degli anziani non può soddisfare in autonomia i propri bisogni fondamentali. L'accesso a un'assistenza a lungo termine integrata e di buona qualità è pertanto cruciale per questi individui, in modo da mantenere la loro capacità funzionale, godere dei diritti umani fondamentali e vivere con dignità. Il modello di assistenza integrata è uno dei pilastri di questa partnership: l'obiettivo è garantire che le persone possano ottenere le cure di cui hanno bisogno in modo tempestivo e completo, con servizi che vanno dalla prevenzione e cura, all'assistenza a lungo termine, alla riabilitazione e alle cure palliative. Questi servizi potranno essere erogati in strutture sanitarie e di assistenza a lungo termine, nelle loro case o nella comunità.
La Dott.ssa Natasha Azzopardi-Muscat, Director of Country Health Policies and Systems dei Paesi dell'OMS/Europa, ha dichiarato: "Migliorare l'accesso e la qualità dell'assistenza nelle nostre comunità sarà fondamentale, oltre a sostenere i caregiver, indipendentemente dal fatto che siano membri della famiglia, volontari o facciano parte della forza lavoro." La pandemia di COVID-19 ha messo in luce le carenze dei sistemi di assistenza, rivelando una mancanza nei servizi a lungo termine adeguati e una scarsa integrazione con l'erogazione dell'assistenza sanitaria. Infatti, nell'Unione Europea, si è stimato che le prime ondate della pandemia hanno causato circa 200.000 decessi tra i residenti delle RSA. Su queste premesse, la partnership si propone di rispondere a queste sfide sviluppando strumenti di supporto per la riforma dell'assistenza a lungo termine dei paesi, monitorando i progressi verso un migliore accesso e copertura dei servizi offerti. Inoltre, si cercherà di costruire un'assistenza più accessibile e una migliore coordinazione dei servizi sanitari e di assistenza nel corso della vita delle persone. Un altro focus importante sarà l'assistenza informale, principalmente erogata da famiglie e comunità locali. Questi caregiver aiutano a colmare le lacune dei servizi pubblici e privati garantendo assistenza a coloro che non sono in grado di accedere o permettersi ai servizi di assistenza formali. La partnership svilupperà un set di strumenti open access per supportare questi caregiver nel loro lavoro quotidiano. Infine, la partnership pone l'accento sulla necessità di affrontare le carenze di personale che affliggono questo settore. L'OMS/Europa ha evidenziato come tale carenza stia influenzando la qualità e la quantità dell'assistenza in tutta la Regione, sottolineando l'urgenza di investimenti focalizzati sulla formazione, il reclutamento, la ritenzione e la protezione del personale.
"Investire in sistemi di assistenza più equi è fondamentale per promuovere l'uguaglianza di genere – ha aggiunto la Dott.ssa Azzopardi-Muscat – ed è un investimento intelligente per creare economie del benessere che mettano la qualità della vita delle persone al centro della ripresa economica".
https://www.who.int/europe/news/item/11-07-2023-who-europe-and-european-commission-establish-new-partnership-for-better-long-term-care
Cristoforo Zervos
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