Politica sanitaria

Oms

27 Maggio 2025

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Alla 78ª Assemblea Mondiale della Sanità, i Paesi membri dell’Oms hanno approvato una nuova risoluzione che estende le regole del Codice internazionale sul marketing dei sostituti del latte materno al mondo digitale. L’obiettivo è arginare l’uso aggressivo e spesso ingannevole dei social media da parte dell’industria del baby food, che oggi influenza milioni di neogenitori in tutto il mondo.

Il Codice, approvato nel 1981, punta a proteggere la salute dei bambini e delle madri da pratiche commerciali scorrette. Ma negli ultimi anni le modalità di promozione si sono evolute rapidamente: campagne mirate su Instagram e TikTok, “gruppi di supporto” sponsorizzati, influencer pagati senza dichiarazioni di conflitto, algoritmi che profilano le donne in gravidanza e i nuovi genitori. Tutto spesso senza trasparenza né controllo.

Secondo un’analisi Oms-Unicef, oltre la metà dei neogenitori ha ricevuto pubblicità di latte artificiale o alimenti per l’infanzia, nonostante i limiti già esistenti. In alcuni Paesi, la percentuale supera il 90%. Il marketing attraversa i confini nazionali, rendendo difficile ogni tentativo di regolazione se non coordinato a livello globale.

La nuova risoluzione – basata su raccomandazioni tecniche pubblicate dall’Oms – chiede agli Stati di:

• rafforzare le norme contro il marketing digitale di latte formulato, tettarelle, biberon e alimenti per bambini;
• costruire sistemi efficaci di monitoraggio e sanzione;
• proteggere la salute dei più piccoli da messaggi fuorvianti e pressioni commerciali che ostacolano l’allattamento.

“Il marketing digitale non è più una zona grigia: va regolato con chiarezza”, sottolinea l’Oms. La risoluzione si inserisce in una strategia globale per rafforzare l’allattamento al seno, raccomandato in modo esclusivo fino ai 6 mesi e continuato, con cibi complementari adeguati, fino ai 2 anni e oltre.