Diabetes R-Evolution
03 Settembre 2024Che cosa si intende innanzitutto per innovazione nella gestione del diabete in rapporto alla sostenibilità e In che modo l'innovazione può migliorare la situazione? Ne parliamo con Raffaela Buzzetti, professore ordinario di endocrinologia presso il dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università di Roma La Sapienza e presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia
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Il position paper pubblicato da European House Ambrosetti, intitolato "Innovazione, salute e sostenibilità nell'ambito del diabete", affronta il tema dell'innovazione nella gestione del diabete e il suo rapporto con la sostenibilità ambientale. Raffaella Buzzetti, professore ordinario di Endocrinologia presso l'Università di Roma La Sapienza e Presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia, fornisce un'interpretazione autorevole su questo argomento.
Buzzetti evidenzia che il documento sottolinea una sfida cruciale per il settore sanitario: da un lato, deve affrontare malattie influenzate negativamente dai fattori ambientali, come il riscaldamento globale e l'aumento dei gas serra; dall'altro, è chiamato a ridurre l'impatto ambientale che lo stesso sistema sanitario produce, contribuendo fino al 4-5% delle emissioni globali. «Queste emissioni» spiega Buzzetti «derivano principalmente dal funzionamento degli ospedali, dal consumo continuo di energia elettrica e dalla produzione di rifiuti legati allo scarto di medicinali e dispositivi medici in plastica».
Il documento propone un'innovazione significativa nel campo della diabetologia, che si traduce in un impegno concreto per minimizzare l'impatto ambientale. Buzzetti suggerisce «la necessità di collaborare con le aziende farmaceutiche e i produttori di dispositivi tecnologici per ridurre l'impatto ambientale». La diabetologia ha già visto cambiamenti positivi grazie al progresso tecnologico, migliorando la diagnosi e il trattamento del diabete.
Buzzetti prosegue evidenziando come l'innovazione possa ulteriormente migliorare la situazione, proponendo soluzioni per diminuire l'impatto ambientale, come nella somministrazione dei farmaci. «Per esempio, le penne per insulina, utilizzate dal 70% dei pazienti con diabete di tipo 1 e dal 30% di quelli con diabete di tipo 2, potrebbero essere ridotte in numero, diminuendo così l'impatto ambientale legato all'uso della plastica» afferma. «Inoltre, vanno citate iniziative innovative come quella effettuata in Inghilterra, dove dispositivi come le penne per insulina sono stati riutilizzati per costruire panchine nei parchi. Una riduzione significativa nella produzione di questi dispositivi» conclude Buzzetti «rappresenterebbe un passo avanti nell'innovazione e nella riduzione dell'impatto ambientale causato dal sistema sanitario».
03/09/2024
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