Intervista
06 Maggio 2024Dai tetti di spesa agli investimenti in ricerca e sviluppo, Stefano Vella, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in un’intervista a Sanità33, offre una prospettiva politica ed ecosistemica sulla sostenibilità della salute
Dai tetti di spesa agli investimenti in ricerca e sviluppo, Stefano Vella, docente di Salute Globale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in un’intervista a Sanità33, offre una prospettiva politica ed ecosistemica sulla sostenibilità della salute, tema affrontato nel capito da lui curato del libro bianco “2030 -La sostenibilità della Salute. Nuovi equilibri tra dati, Welfare e Ssn”, promosso dalla Fondazione Roche e il supporto di Edra. Vella espone i punti chiave della sua analisi e le possibili soluzioni per affrontare le sfide attuali. “Dobbiamo conciliare le aspettative dell'industria col far quadrare i conti, ma spero che il Paese metta più soldi nella sanità in generale perché non va potenziato solo il farmaco, ma l’intero sistema salute”, sostiene l’esperto.
Vella identifica tre punti fondamentali riguardanti l'accesso alle cure e il prezzo dei farmaci. Prima di tutto, sottolinea che “l'accesso alla salute va oltre il semplice accesso ai farmaci, ma comprende anche altri servizi e terapie. Tuttavia, il costo dei farmaci gioca un ruolo significativo in questo contesto. Mentre i farmaci innovativi possono offrire vantaggi cruciali per la salute pubblica, il loro elevato prezzo può costituire un ostacolo all'accessibilità”. Nonostante ciò, evidenzia che l'Italia ha la fortuna di negoziare i prezzi dei farmaci, a differenza di altri paesi “come gli Stati Uniti, dove i prezzi sono determinati liberamente dal mercato”. In Italia, la negoziazione dei prezzi si basa su diversi criteri, tra cui l'impatto e l'innovatività del farmaco. Tuttavia, Vella suggerisce che “i tetti di spesa dovrebbero essere rivisti per garantire un equilibrio tra accessibilità e sostenibilità economica”.
Un secondo punto riguarda l'incertezza dell'industria farmaceutica riguardo “al rimborso dei propri prodotti da parte del sistema sanitario italiano. Questa incertezza può scoraggiare gli investimenti in nuovi farmaci e terapie”. Vella suggerisce “la necessità di conciliare le aspettative dell'industria con la necessità di mantenere i conti equilibrati nel sistema sanitario”. Infine, l’esperto sottolinea l'importanza di potenziare l'intero sistema sanitario, “non limitandosi al solo settore farmaceutico”. Ciò include “investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie, nonché nell'infrastruttura e nei servizi sanitari”.
Ludovico Baldessin
TAG: LIBRO BIANCOSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
07/11/2025
La soluzione utilizza l’intelligenza artificiale per supportare la relazione medico-paziente e personalizzare il percorso assistenziale
07/11/2025
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2025, torna la campagna di sensibilizzazione dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) “Con il diabete vacciniAMOci”
07/11/2025
Martedì 11 novembre, presso la sala “Caduti di Nassirya” di Piazza Madama 11 a Roma, si terrà l’evento “L’emicrania nei LEA: scelta di civiltà, sanitaria e sociale”, promosso dalla...
07/11/2025
Presso il Teatro Totò, istituzioni, professioni sanitarie e rappresentanti del mondo sociale si riuniranno per un confronto ad ampio raggio sui diritti della persona e il futuro delle politiche di...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)