Ricerca e cura

Intervista

16 Ottobre 2023

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“La nostra sfida è quella di continuare a essere protagonisti nel presente e nel futuro proponendo soluzioni terapeutiche innovative per la salute delle persone. Per fare questo, la più grande ambizione è quella di ripensare a tutto il modello di Ricerca e Sviluppo su cui ci basiamo”. Queste le parole di Arianna Gregis, Country Division Head Pharmaceuticals di Bayer Italia, nell’intervista rilasciata a Sanità33. “In passato, avevamo un modello molto tradizionale con laboratori gestiti direttamente da Bayer, adesso, invece, abbiamo abbracciato un nuovo ecosistema, ovvero abbiamo deciso di aprirci all'innovazione nella maniera più spinta con un progetto molto importante chiamato Leaps che va a cercare dove nel mondo avviene innovazione e crea delle partnership con università, centri di ricerca, startup per riuscire a pensare e concretizzare soluzioni per i nostri pazienti”, spiega Gregis. 

Tra le grandi innovazioni che stanno caratterizzando la nostra epoca, c’è sicuramente l’intelligenza artificiale. “Sta cambiando il nostro modo di vivere”, precisa l’esponente di Bayer. “È giusto, quindi, che come azienda cerchiamo di capirne le potenzialità. In questo campo Bayer si sta muovendo in maniera importante, un esempio è quello di quanto l'intelligenza artificiale ci possa aiutare – continua - nello scoprire nuovi farmaci, nuovi target e nuove molecole. In effetti, proprio Bayer ha siglato un accordo con Google Cloud, a gennaio di quest'anno, proprio per andare ad accelerare quello che è il processo di discovery di nuove molecole. Allo stesso tempo pensiamo che sia importante, in una logica di partnership, lavorare con i nostri clinici con i nostri interlocutori per poter migliorare anche la qualità e l'efficienza del loro lavoro e in questo contesto si inserisce Calantic Solutions che è una piattaforma in Cloud che permette ai radiologi di poter analizzare, grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale, un smisurato numero di immagini (un'immagine ogni 3-4 secondi) per poter avere diagnosi più precise per i nostri pazienti e questo è una soluzione che speriamo di riuscire a introdurre nella pratica clinica proprio nei prossimi mesi dell'anno prossimo”, racconta la Country Division Head Pharmaceuticals di Bayer Italia.  

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