Governo e Parlamento
14 Settembre 2022 «La crisi energetica sembra aver fatto dimenticare la pandemia, ma in realtà impatterà molto sulla sanità», basti pensare «ai costi di elettricità per le strutture sanitarie, all’approvvigionamento delle materie prime o dei dispositivi medici». Ecco perché «noi, come Terzo Polo, ci batteremo affinché la sanità sia al centro della campagna elettorale» Queste le parole a Doctor33 della senatrice Annamaria Parente
«La crisi energetica sembra aver fatto dimenticare la pandemia, ma in realtà impatterà molto sulla sanità», basti pensare «ai costi di elettricità per le strutture sanitarie, all’approvvigionamento delle materie prime o dei dispositivi medici». Ecco perché «noi, come Terzo Polo, ci batteremo affinché la sanità sia al centro della campagna elettorale. Senza salute non c'è né lavoro né economia». Queste le parole a Doctor33 della senatrice Annamaria Parente, presidente della commissione Sanità e capolista al Senato per il Terzo Polo nei collegi Lazio 2 e Sicilia 2. Tra i principali interventi chiesti dal Terzo Polo, infatti, c’è l’accesso al Mes sanitario, obiettivo molto criticato, invece, dal centro destra. Parente spiega: «Non abbiamo intenzione di rinunciare, all’aiuto dell’Europa attraverso i fondi del Mes sanitario. Serviranno molte risorse per la crisi energetica è importante attingere a questi 37 miliardi per riformare la sanità. È vero che in questi due anni abbiamo aumentato il Fondo Sanitario Nazionale, ma non basta».
Altro tema spinoso toccato da Parente è la medicina territoriale, un problema che «non risolviamo solo costruendo fisicamente le Case Comunità ma mettendo al centro i professionisti e consentendo loro di lavorare in equipe». Due sono le questioni principali da affrontare in ambito sanitario, secondo Parente: «le liste d’attesa e i pronto soccorso». «Noi proponiamo di aumentare il salario dei professionisti che lavorano nei pronto soccorso perché solo costruendo una seria medicina territoriale in cui il paziente ha un altro luogo dove andare quando ha un problema meno serio, aperto anche sabato a domenica, possiamo raggiungere l’obiettivo di ridurre gli accessi nei pronto soccorso. Sulla governance Stato-Regioni, il Terzo Polo punta all’estensione dei poteri esclusivi dello Stato. «Sono per cambiare la Costituzione e mettere più al centro la sanità perché non si può andare avanti con tutte queste differenze territoriali, non si possono avere 20 sistemi regionali differenti».
Cambiare le prove di selezione, introdurre un orientamento a partire dal quarto anno di superiori e puntare non ad un’abolizione delle iscrizioni a numero chiuso ma allargare i posti d’accesso programmandoli gradualmente. Queste le tre soluzioni che Parente propone in merito ai test alle facoltà di medicina e chirurgia. «Se eliminano il numero chiuso avremo l’imbuto formativo al momento della specializzazione» e soprattutto «le università non hanno la capacità» di ospitare un numero elevato di studenti. «Dobbiamo cercare di accompagnare i giovani nella scelta, c’è un problema di orientamento. Per praticare questa professione c’è bisogno di passione e competenza» ecco perché «è importante che facciano questa scelta con convinzione.
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