Politica sanitaria

Governo e Parlamento

04 Aprile 2023

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"Quella che stiamo facendo sono i primi passi di una riforma a 360 gradi della sanità per poter superare le tante disuguaglianze di salute tra cittadini" e, tra i punti su cui si lavora, vi è quello di "trovare soluzioni per far sì che vi sia personale sanitario qualificato all'interno delle strutture previste dal Pnrr, come case e ospedali di comunità". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nell'evento "Professioni & Sanità", organizzato a Roma da Fratelli d'Italia.
Dall'inizio del mandato, ha osservato il ministro, abbiamo stanziato 50 milioni per il Piano oncologico nazionale e 120 milioni di euro per il piano sull'antibiotico-resistenza. Siamo arrivati a una riforma dell'Agenzia italiana del farmaco più moderna, abbiamo pubblicato i decreti sui comitati etici per le sperimentazioni di farmaci e portato a termine la riforma degli Irccs".
Con il decreto legge 34/2003, ha proseguito, "abbiamo preso provvedimenti contro il fenomeno dei medici gettonisti, rafforzato l'organico e dato più sicurezza agli operatori. Abbiamo anche stanziato un miliardo per il payback sulle imprese, cercando di mitigare gli effetti di un problema che risale al 2015 e che abbiamo ereditato".  Sull'emergenza e urgenza "abbiamo aumentato la tariffa oraria per straordinari e anticipato al primo giugno 2023 l'indennità di pronto soccorso e l'abbiamo assimilata a una professione usuranti ai fini pensionistici".
Tra i punti del decreto bollette, Schillaci ha ricordato 'l'eliminazione del vincolo di esclusività per gli infermieri, andando incontro alle loro richieste, così come la procedibilità di ufficio per gli episodi di violenza a danni di medici e infermieri, inasprendo le pene". Sono questi, ha concluso, "i primi punti di una riforma che vogliamo portare avanti ma le sfide sono tante", tra cui la medicina territoriale, il PNRR, la digitalizzazione.