La Misura 6 del Pnrr rappresenterà un'imperdibile occasione per l'Italia, al Sud può consentire di recuperare il gap con il resto del Paese. Se ne è parlato nel webinar "PNRR Misura 6: quale occasione per il futuro della sanità del Meridione?"
Il Pnrr rappresenterà un'imperdibile occasione per l'Italia: nello specifico, la Misura 6 costituisce un'opportunità che, in alcune realtà come quelle meridionali - se opportunamente colta e gestita - può consentire di recuperare il gap con il resto del Paese. Su queste premesse, presso l'Unione Industriali di Napoli, si è svolto l'evento dal titolo "PNRR Misura 6: quale occasione per il futuro della sanità del Meridione?". L'iniziativa organizzata, in collaborazione con Edra, è stata organizzata dal Professore Raffaele Calabrò, Magnifico Rettore del Campus Biomedico di Roma e dalla Prof.ssa Gabriella Fabbrocini, Direttore Dermatologia e Venereologia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente dell'Associazione Le Meridionali.
Pnrr grande occasione di miglioramento per il nostro sistema sanitario
Dopo l'introduzione della Prof.ssa Fabbrocini ed i saluti istituzionali del Presidente dell'Unione Industriali Iannotti Pecci, Calabrò ha aperto i lavori: "La nostra sanità sta cambiando a livello demografico e l'accelerazione tecnologica, spinta anche dal periodo pandemico, ci obbliga ad una trasformazione profonda del nostro sistema sanitario. Per questo - ha continuato il Professore - il Pnrr può essere la nostra grande occasione. Le parole chiave per attuare il cambiamento - ha spiegato Calabrò - sono: prevenzione, territorio e digitalizzazione, con il paziente al centro. Bisogna rafforzare e rendere più efficienti le reti di connessione tra territori, ospedali e centri di eccellenza, migliorare l'assistenza agli anziani e migliorare il nostro impianto tecnologico che oggi è purtroppo obsoleto per molte sue caratteristiche, tenendo presente che oggi la medicina sta diventando personalizzata e di prossimità. Il Pnrr - ha concluso Calabrò -che prevede anche una serie di possibilità di rapporti di partenariato fra pubblico e privato, può essere una grande occasione di miglioramento per il nostro sistema sanitario".
Primo obiettivo sul Pnrr è stato raggiunto
L'evento è continuato con l'intervento del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha esposto le problematiche territoriali: "Il Pnrr sarà focalizzato sulla medicina territoriale. Noi abbiamo grandi difficoltà sul territorio, soprattutto in città, dal centro storico fino ai quartieri di periferia. Questi nuovi investimenti -ha evidenziato Manfredi - oltre al piano regionale, che prevede un rafforzamento della sanità territoriale e la realizzazione di ospedali di comunità, sono un aspetto molto importante perché ci consentiranno, una volta realizzati, di poter garantire prestazioni sanitarie in territori che oggi sono in grande sofferenza". Enrico Coscioni, presidente Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali), ha sottolineato che un primo obiettivo sul Pnrr è stato raggiunto: "Sono stati individuati su tutto il territorio italiano le 1.250 case di comunità, i 550 ospedali di comunità e le 600 centrali operative territoriali. Ora parte la fase di monitoraggio dell'Agenzia su tutte le regioni per la realizzazione delle opere". ''Il contractor con l'Europa - ha continuato Coscioni - è il Paese Italia e dunque c'è bisogno di avere equilibrio e controllo su tutto il territorio nazionale, in modo da non lasciare indietro nessuno".
Rimane aperto il tema del personale da impiegare nelle nuove strutture:" il Pnrr ha organizzato tutto il nuovo sistema dell'assistenza territoriale su strutture ed attrezzature. Sul personale e in tema di organizzazione occorrerà l'intervento del Governo italiano e le regioni che erano commissariate, e che partono svantaggiate con un debito importante, chiedono a viva voce di avere rapidamente un investimento anche in risorse per gli operatori da inserire, fra cui infermieri e medici di comunità''. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha evidenziato che "la sfida della sanità è in corso, ma per vincerla mancano alcuni presupposti ed il primo di questi sono le risorse per il personale". Il Pnrr - ha continuato De Luca - dovrebbe servire soprattutto a realizzare una rete di medicina territoriale con centinaia di case di comunità e ospedali di comunità nei territori. Ci sono le risorse per le strutture, ma mancano quelle per il personale. In questo caso - ha evidenziato il Presidente - c'è il rischio di fare una grande operazione propagandistica alla quale non fa seguito nulla di sostanziale. In Campania - ha sottolineato De Luca - ci sono 'almeno 10mila unità in meno di personale sanitario rispetto alla popolazione residente e questo ha una ricaduta su tutto: sulle strutture, sui pronto soccorso, sulle prestazioni di laboratorio che dobbiamo incentivare nei settori pubblici. In Campania ancora soffriamo un errato orientamento nazionale".
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