Politica sanitaria

Diabete

08 Maggio 2025

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Un quadro clinico aggiornato e una base dati solida per orientare le scelte sanitarie. È quanto emerge dagli Annali AMD 2024, presentati oggi al Senato dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), con il patrocinio della Fondazione AMD. “Il legislatore ha bisogno di sollecitazioni come queste”, ha dichiarato il Senatore Quirino Liris (FI), ai microfoni di Sanità33, a margine dell’evento. “La sanità non è solo azione contro la patologia, è prevenzione e programmazione. Parliamo di diagnosi precoce, di capacità di agire sul territorio, fuori dai presidi ospedalieri. E oggi, in un’Italia che invecchia, la differenza la fanno proprio queste scelte”. Per Liris, componente della Commissione Bilancio del Senato, “la programmazione serve per allocare bene le risorse, non solo economiche ma anche professionali. Il nostro SSN universalistico è stato pensato per una domanda sanitaria di decenni fa. Oggi dobbiamo aggiornarlo, perfezionarlo, fare un check per difenderlo e renderlo sostenibile. Ecco perché strumenti come gli Annali AMD sono fondamentali”.

I dati degli Annali 2024 sono basati su oltre 750.000 pazienti seguiti in più di 300 centri di diabetologia. Il diabete, in particolare, si conferma una delle cronicità più complesse da gestire: aumenta l’età media dei pazienti, cresce il peso delle comorbilità, ma migliora la qualità dell’assistenza. Nel diabete tipo 2, cala l’obesità, migliora il controllo glicemico e si diffondono i farmaci innovativi. Nel tipo 1, però, restano criticità nell’uso delle tecnologie (microinfusori e sensori), e solo il 36% dei pazienti raggiunge i target glicemici raccomandati. La retinopatia e la nefropatia restano le complicanze più frequenti, con una prevalenza rispettivamente del 22% e del 50% a seconda dei tipi. “Questi sono dati reali generati nella pratica clinica, aggiornati al 2024 e rappresentativi della qualità delle cure erogate nel nostro Paese alle persone con diabete”, ha dichiarato Riccardo Candido, Presidente AMD. “Si tratta di un contributo evidence-based fondamentale per pianificare le politiche sanitarie in risposta a una delle patologie croniche più diffuse e costose”.

L’obiettivo non è solo fotografare la realtà, ma cambiarla. Ne è convinto Graziano Di Cianni, Presidente della Fondazione AMD: “Dagli Annali AMD nasce un’attività di ricerca clinica osservazionale che ha permesso di esplorare temi come l’equità di accesso, le differenze di genere, l’assistenza alla popolazione migrante, l’appropriatezza terapeutica. Stiamo già lavorando per includere i tipi rari di diabete e potenziare l’impatto di questi dati sul piano clinico e gestionale”. In questo senso, anche la dotazione tecnologica dei centri è diventata una questione politica. “Non possiamo accettare che ancora oggi il controllo del fondo oculare o del piede diabetico sia limitato dalla mancanza di strumenti”, avverte Candido. “Servono retinografi in ogni centro, e un tavolo nazionale per il piede diabetico. Sono azioni concrete, facilmente realizzabili se c’è una volontà istituzionale”. La prevenzione e la medicina di iniziativa sono ormai parole d’ordine nel lessico sanitario, ma serve una loro attuazione sistemica. “Oggi – ha concluso Liris – viviamo di più, la scienza funziona, ma questo genera un’esplosione di domanda e costi. Se non vogliamo che il nostro SSN collassi, dobbiamo ripensarlo: universalismo sì, ma anche sostenibilità. E la sostenibilità passa proprio da strumenti di lettura e previsione come gli Annali AMD”.