Prestazioni sanitarie
11 Aprile 2025La Commissione Bilancio del Senato ha dato via libera al ddl prestazioni sanitarie, il provvedimento collegato al decreto liste d'attesa e già varato da Palazzo Chigi. Il provvedimento punta a rafforzare il controllo sui tempi di attesa e a migliorare l’efficienza del Servizio sanitario nazionale
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato il disegno di legge collegato al decreto liste d'attesa, aprendo la strada all’esame in Aula. Il provvedimento punta a rafforzare il controllo sui tempi di attesa e a migliorare l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, introducendo una serie di misure innovative e strutturali. Tra le novità principali, nasce il Sistema nazionale di governo delle liste d’attesa, con il compito di coordinare a livello centrale l’organizzazione dell’offerta sanitaria e vigilare sull’appropriatezza delle prestazioni. Parallelamente, viene istituito un registro online dove i cittadini potranno segnalare disservizi o criticità nell’erogazione delle cure. Si rafforza anche il ruolo dell’Osservatorio nazionale, che sarà riorganizzato per meglio analizzare le problematiche segnalate.
Nel monitoraggio dell’assistenza sanitaria, si introduce un nuovo indicatore dedicato all’aderenza terapeutica, a conferma della crescente attenzione verso la qualità dei percorsi di cura. Particolare attenzione è riservata ai pazienti oncologici: il Ministero della Salute emanerà linee guida per uniformare a livello nazionale i percorsi diagnostico-terapeutici regionali. Il disegno di legge formalizza inoltre l’uso della telemedicina per il rilascio dei certificati di malattia, equiparando la visita a distanza alla constatazione diretta. Un altro passaggio importante riguarda il contrasto all’uso del personale a gettone: il Servizio sanitario nazionale potrà assumere medici con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, favorendo anche l'impiego degli specialisti interni per attività straordinarie, con compensi fino a 100 euro lordi all’ora. Nel biennio 2025-2026, è previsto un piano assunzionale per rafforzare i Dipartimenti di Salute Mentale, con l’inserimento di psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi ed educatori. Viene inoltre istituita la Scuola nazionale dell’alta amministrazione sanitaria, con l’obiettivo di formare i dirigenti su efficienza organizzativa e qualità dei servizi. I corsi, ospitati nelle sedi ministeriali, saranno gratuiti per i partecipanti.
Per incentivare l’efficienza, si prevede un sistema premiale per le Regioni che rispetteranno i tempi massimi di attesa, mentre almeno il 30% dell’indennità dei dirigenti sanitari sarà legata al raggiungimento di questi obiettivi. Si punta anche a riorganizzare la rete dei laboratori e ad ampliare l’uso della telemedicina in ambito diagnostico. Un fondo da tre milioni di euro verrà destinato alla digitalizzazione degli studi medici. Il provvedimento facilita inoltre l’accesso dei cittadini residenti in aree con meno di 500mila abitanti alle prestazioni erogate dagli Irccs di altre regioni, favorendo così la mobilità sanitaria. Infine, per rispondere alle esigenze assistenziali legate al Giubileo 2025, viene avviata una sperimentazione tariffaria per le strutture di riabilitazione post-acuzie della Regione Lazio. Un ulteriore passo verso un sistema sanitario più moderno, accessibile e centrato sul paziente.
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