Assistenza sanitaria
07 Novembre 2024Il Senato ha approvato all'unanimità in via definitiva la legge per assicurare, in maniera progressiva, il diritto all'assistenza sanitaria alle persone senza dimora prive della residenza anagrafica e soggiornanti regolarmente in Italia
Il Senato ha approvato all'unanimità in via definitiva la legge per assicurare, in maniera progressiva, il diritto all'assistenza sanitaria alle persone senza dimora prive della residenza anagrafica (sul territorio nazionale o all'estero) e soggiornanti regolarmente in Italia. Il provvedimento colma un vuoto di tutela, ritenuto in contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori della legge che ha istituito il Servizio sanitario nazionale, in base ai quali l'assistenza sanitaria va garantita a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali. In particolare si intende far fronte all'impossibilità, per i senza dimora, di essere iscritti al Servizio sanitario nazionale ed esercitare la facoltà di scelta del medico di medicina generale (o del pediatra di libera scelta). Il provvedimento istituisce nello stato di previsione del ministero della Salute un fondo, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, per il finanziamento di un programma sperimentale, da attuarsi nelle città metropolitane.
"La persona senza fissa dimora ha accesso alle cure già oggi, ma paradossalmente - ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato - non ha un medico di medicina generale che possa prendersene carico e per questo si è deciso di intraprendere questo iter di legge proprio per fare in modo che questo possa essere cambiato. Il fatto che dotiamo questo provvedimento di un solo milione di euro è dovuto a due tipi di difficoltà che si sono presentate. La prima era quella legata alla parametrazione dei soggetti interessati dal provvedimento: riusciamo a desumere quanti possano essere i senza fissa dimora, ma non sappiamo quanti di loro abbiano intenzione di accedere al medico di medicina generale. La seconda era capire quanto costasse la prestazione sanitaria per ciascuna di queste persone, di cui non conoscevamo la parametrazione. Di qui l'idea di partire con una sperimentazione: 1 milione di euro e le Città metropolitane - ha precisato Gemmato - quelle in cui verosimilmente c'è il maggior numero di persone senza fissa dimora, per capire in fase sperimentale quanti sono coloro che vogliono entrarvi a pieno diritto. Una soluzione che porta a creare un'area test che poi porterà, laddove dovesse emergerne la necessità, ad una copertura maggiore e quindi a una miglior cura". È quindi previsto che ogni anno il Governo elabori una relazione sullo stato di attuazione della legge.
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