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04 Dicembre 2024

Intelligenza artificiale è centrale per medicina personalizzata. Il libro bianco di Fondazione Onda

Presentata la decima edizione del Libro bianco sulla salute della donna'Dalla medicina di genere alla medicina personalizzata. Il ruolo dell'Intelligenza Artificiale', realizzato da Fondazione Onda Ets grazie al sostegno incondizionato di Farmindustria


foto evento

L'introduzione dell’intelligenza artificiale nella pratica clinica e nella ricerca, e in particolare il suo possibile contributo, tra potenzialità e criticità, per una medicina sempre più personalizzata. È questo il tema su cui si focalizza la decima edizione del Libro bianco sulla salute della donna, realizzato da Fondazione Onda Ets grazie al sostegno incondizionato di Farmindustria, presentato oggi in una conferenza stampa a Roma. "Come ogni anno il Libro Bianco, offrendo uno scenario ampio sulla salute della donna, si focalizza su un tema chiave, che in questa edizione è in particolare quello dell'impiego dell'Intelligenza artificiale nell'ambito della salute”, ha spiegato Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda Ets. Il volume, intitolato quest'anno 'Dalla medicina di genere alla medicina personalizzata. Il ruolo dell'Intelligenza Artificiale', vuole offrire spunti sul nesso fra un approccio genere-specifico, la personalizzazione delle cure e l'innovazione tecnologica.

“Siamo di fronte a una grande sfida, perché l'Ia offre l'opportunità di elaborare un'eccezionale quantità di dati, con grandi vantaggi, non solo in chiave di salute di genere, ma anche nel processo di sempre maggiore personalizzazione della cura. Tuttavia – aggiunge Merzagora - questa è, appunto, anche una grande sfida, perché non sono poche e trascurabili le criticità che emergono su più fronti, sul piano della tutela della privacy, per esempio, o del divario digitale di genere E ancora di più nell'ambito dell'intelligenza emotiva, che ci richiama a quelle competenze specifiche dell'essere umano che la tecnologia non può sostituire. È importante quindi accompagnare questo processo con un'umanizzazione della tecnologia che consenta ai professionisti di ottimizzare il loro lavoro, anche in termini di miglioramento della qualità e quantità del rapporto col paziente". “Competenze, collaborazione e ‘ambiente aperto’. Sono le tre direttrici su cui puntare per sfruttare appieno le enormi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. Competenze, perché la tecnologia corre veloce con ricadute significative non solo nella R&S, ed è necessario formare le nuove figure professionali e aggiornare in maniera continuativa gli attuali professionisti. Collaborazione fin dalle scuole, perché ormai i team sono multidisciplinari: medici, matematici, ingegneri, data scientist, bioinformatici, specialisti di nanomateriali, esperti di robotica. Oggi è indispensabile cambiare passo e abbandonare approcci anti-industriali che danno un vantaggio di competitività e produttività negli studi clinici ad altri player globali come USA e Cina, aumentando così un gap che già è evidente. Deve essere questo il ‘must’ del Governo Italiano e della Commissione Ue. Il momento è ora”, dichiara Marcello Cattani, Presidente Farmindustria.

Il Libro bianco presenta nella prima parte i dati di popolazione e i principali fattori di rischio in ottica di genere, con un approfondimento sulla salute femminile, attraverso le indagini realizzate nel 2024, in particolare sui cambiamenti ormonali, la percezione e i vissuti correlati alla menopausa, la conoscenza rispetto al rischio cardiovascolare al femminile. Con 379mila nascite, l’anno 2023 ha segnato il nuovo record di minore natalità registrato in Italia. Una delle cause è la fecondità: il numero medio di figli per donna è sceso da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023. La speranza di vita alla nascita risulta pari a 83,1 anni, 81,1 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne. Gli uomini hanno recuperato i livelli di sopravvivenza ante pandemia (81,1 anni nel 2019), mentre le donne presentano ancora margini di recupero (85,4 anni nel 2019). Rispetto agli stili di vita, in Italia una persona su quattro è fumatrice (24 per cento), una percentuale progressivamente ridottasi negli anni (30 per cento nel 2008), ma più lentamente fra le donne. Un terzo della popolazione italiana (32,7 per cento) è in sovrappeso, mentre poco più di una persona su dieci è obesa (10,4 per cento). Il sovrappeso è caratterizzato da una forte differenza di genere (40,9 per cento degli uomini contro il 24,5 per cento delle donne), mentre per l’obesità il divario è più ridotto (11,1 per cento degli uomini e 9,7 per cento delle donne). Le traiettorie di intervento e sviluppo della Medicina di genere, definite dal Piano attuativo del 2019 e rappresentate da percorsi clinici, ricerca, formazione e comunicazione, costituiscono il focus della seconda parte del volume. Nella definizione degli interventi di prevenzione, includere in modo sistematico e coerente gli aspetti di genere ne può aumentare l’efficacia, riducendo non solo i fattori di rischio individuali ma anche rimuovendo le cause che impediscono l’adozione di uno stile di vita sano.

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