Telemedicina
25 Ottobre 2023 Al 53° Congresso nazionale della Società italiana di neurologia, in corso a Napoli, il tema centrale che ha fatto da fil rouge nell’ambito delle comunicazioni è stata la neurologia di precisione, con riferimento soprattutto ai nuovi farmaci e alle terapie fisiche e chirurgiche costantemente perfezionate che permettono di attuare sempre meglio l’obiettivo di una medicina personalizzata
Al 53° Congresso nazionale della Società italiana di neurologia (Sin), in corso a Napoli, il tema centrale che ha fatto da fil rouge nell’ambito delle comunicazioni è stata la neurologia di precisione, con riferimento soprattutto ai nuovi farmaci (come gli anticorpi monoclonali, ma non solo) e alle terapie fisiche e chirurgiche costantemente perfezionate che permettono di attuare sempre meglio l’obiettivo di una medicina personalizzata. È stato peraltro trattato un ulteriore ambito di aspetti, altrettanto importanti, relativi a sviluppi tecnologici e organizzativi che consentono di aumentare le capacità diagnostiche e assistenziali.
In ambito diagnostico, predittivo e di monitoraggio, oltre a marker specifici, la neurologia di precisione si avvale anche di una nuova area di indagine chiamata elettroceutica, caratterizzata dalla possibilità di acquisire informazioni grazie a moderne strumentazioni con sensori capaci di monitorare ed eventualmente anche trattare le condizioni in ‘Real Life’ e in ‘Real Time’. Inoltre, le informazioni ricavabili da device indossabili possono rilevare e monitorare condizioni come epilessia, dolore, malattia di Parkinson o disturbi del sonno. In un recente studio sono state utilizzate cuffiette bluetooth dotate di sensori elettrochimici ed elettrofisiologici che consentono il monitoraggio simultaneo della concentrazione di lattato nel sudore auricolare e dell’attività cerebrale, creando una sorta di holter elettroencefalografico in Real Life la cui validità andrà valutata nel tempo su più ampie casistiche.
Un aspetto rilevante è ormai svolto dalla telemedicina che, durante la recente pandemia ha dimostrato di migliorare il trattamento dell'epilessia; un recente studio tedesco, peraltro, denuncia il gap che ancora oggi sussiste nell'assistenza digitale ed esorta a migliorare l’informazione su tali servizi, soprattutto in pazienti svantaggiati dal punto di vista socioeconomico che non hanno familiarità con l'uso della telemedicina e delle applicazioni mobili (app) per l’epilessia. Il monito è adatto a tutte le malattie dove la telemedicina è sempre più usata, ma va sottolineato che - per quanto riguarda l’epilessia - nel nostro Paese tale utile strumento assistenziale deve essere ancora regolamentato dal punto di vista legislativo e non può essere lasciato all’iniziativa del singolo specialista.
Un ulteriore concetto, di cui si è parlato al Congresso Sin a Napoli, è quello di “mHealth” (salute mobile) che, secondo l’Oms, è una branca dell’eHealth che prevede l’uso delle tecnologie di telecomunicazione mobile e multimediali integrate in sistemi wireless di erogazione dell’assistenza sanitaria. «Con il contributo delle Case e degli Ospedali di Comunità (CdC e OdC) e delle Centrali operative territoriali (Cot) – [previste dalla missione 9 del Pnrr] - forme di telemedicina e di mHealth stanno assumendo un’importanza crescente nell’intensificazione dei modelli erogativi a domicilio» afferma Rocco Quatrale, direttore del dipartimento di Scienze neurologiche dell’Ospedale dell'Angelo di Mestre. I modelli organizzativi di rete consentono un’interdipendenza tra i diversi servizi offerti al paziente nelle varie fasi della malattia, ma anche un’integrazione tra servizi sanitari e non sanitari per la presa in carico della persona e del suo nucleo familiare, nell’ottica della cosiddetta “neurologia di prossimità”». Con questo termine si intende che sul territorio sta nascendo la figura di un nuovo neurologo che si inserirebbe all’interno dei diversi contesti assistenziali per gestire il collegamento tra ospedali, territorio e famiglia/caregiver. Ciò promette di garantire: 1) una migliore gestione; 2) un più efficace e sistematico coordinamento dell’intero processo in entrata e in uscita dall’ospedale; 3) un ottimale collegamento tra i vari livelli del percorso assistenziale, a ponte tra ospedale e territorio; 4) una reale assistenza di prossimità.
Il programma del Congresso è consultabile al seguente link: https://www.neuro.it/web/procedure/dati_congresso.cfm?List=WsId&c1=12681
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