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12 Dicembre 2024

Approcci farmacologici all'HIV: stato attuale e prospettive future

Negli ultimi decenni, l'evoluzione della terapia anti-HIV ha segnato notevoli progressi nella gestione di questa malattia. La scoperta e l'introduzione dei farmaci antiretrovirali in terapie di combinazione hanno trasformato l'HIV da una condizione potenzialmente letale a una malattia cronica


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Negli ultimi decenni, l'evoluzione della terapia anti-HIV ha segnato notevoli progressi nella gestione di questa malattia. La scoperta e l'introduzione dei farmaci antiretrovirali in terapie di combinazione hanno trasformato l'HIV da una condizione potenzialmente letale a una malattia cronica.1

Gli obiettivi dei nuovi trattamenti non solo mirano a sopprimere la replicazione virale, ma anche a migliorare la qualità della vita delle persone con HIV e a ridurre la trasmissione del virus.2 I benefici di queste terapie sono molteplici, tra cui un aumento significativo dell'aspettativa di vita e un miglioramento della salute generale dei pazienti.

Attualmente, la terapia antiretrovirale (ART) rappresenta lo standard di cura per l'HIV. Questa terapia combina diversi farmaci antiretrovirali di diverse classi per prevenire lo sviluppo di resistenza da parte del virus. Questi farmaci agiscono in vari punti del ciclo replicativo del virus, impedendo la sua proliferazione.

L'efficacia della ART è stata ampiamente dimostrata, con studi che mostrano una significativa riduzione della carica virale e un miglioramento delle conte dei linfociti CD4.5 Tuttavia, la sicurezza e gli effetti collaterali dei farmaci antiretrovirali devono essere attentamente monitorati. 5 Gli effetti collaterali possono variare da lievi, come nausea e affaticamento, a più gravi, come problemi renali e dislipidemie. La gestione di questi effetti collaterali è cruciale per mantenere l'aderenza alla terapia e il benessere del paziente.5

La ricerca sull'HIV continua a progredire, con lo sviluppo di nuovi farmaci che promettono di migliorare ulteriormente gli esiti clinici.6 Tra questi, i farmaci long-acting, che vengono somministrati una volta ogni due mesi, rappresentano una significativa innovazione.Questi farmaci potrebbero migliorare l'aderenza alla terapia, riducendo la frequenza delle somministrazioni e il carico quotidiano del trattamento. Importante anche il ruolo di questi farmaci su aspetti psico-sociali, quali lo stigma e l’auto-stigma.

Le terapie antiretrovirali hanno avuto un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone con HIV, ma anche sulla prevenzione. 

La soppressione virale raggiunta con la ART non solo prolunga la vita, ma consente anche alle persone con HIV di vivere in buona salute.5 Ma, la riduzione della carica virale a livelli non rilevabili diminuisce drasticamente anche il rischio di trasmissione del virus, un concetto noto come "U=U" (Undetectable = Untransmittable).10

Programmi come la profilassi pre-esposizione (PrEP) e la profilassi post-esposizione (PEP) sono inoltre fondamentali per prevenire l'infezione.11

L’approccio farmacologico sulla PrEP vede diversi farmaci protagonisti, sia a formulazione orale che Long Acting.

Il futuro della terapia anti-HIV appare promettente, con continui progressi nella ricerca e nello sviluppo di nuovi trattamenti.1 Tuttavia, l'obiettivo finale resta quello di trovare una cura definitiva e un vaccino efficace.2 

Nel frattempo, piattaforme come RHIVolution, di ViiV Healthcare, giocano un ruolo essenziale nell'informare e supportare le persone che vivono con HIV. RHIVolution offre un ecosistema di conoscenze condivise, sensibilizzando il pubblico sulla necessità di un trattamento continuo e adeguato, riducendo lo stigma associato all'HIV e promuovendo una maggiore inclusività.

Bibliografia

  1. Ghosn, Jade et al. “HIV.” Lancet, 392,10148 (2018):685-97. doi: 10.1016/S0140-6736(18)31311-4. 
  2. Eisinger, Robert Walter et al. “Ending the HIV/AIDS Pandemic.” Emerg Infect Dis. 24, 3 (2018): 413-6. doi: 10.3201/eid2403.171797. 
  3. Deeks, Steven et al. “The end of AIDS: HIV infection as a chronic disease”. Lancet, 382, 9903 (2013):1525-33. doi: 10.1016/S0140-6736(13)61809-7.
  4. SeyedAlinaghi, SeyedAhmad et al. “Current ART, determinants for virologic failure and implications for HIV drug resistance: an umbrella review.” AIDS Res Ther. 20,1 (2023):74. doi: 10.1186/s12981-023-00572-6. 
  5. Saag, Michael et al. “Antiretroviral Drugs for Treatment and Prevention of HIV Infection in Adults: 2018 Recommendations of the International Antiviral Society-USA Panel.” JAMA. 320, 4 (2018):379-96. doi: 10.1001/jama.2018.8431. 
  6. Walensky, Rochelle et al. “From Mitigation to Containment of the COVID-19 Pandemic: Putting the SARS-CoV-2 Genie Back in the Bottle.” JAMA. 323,19 (2020):1889-90. doi: 10.1001/jama.2020.6572. 
  7. Margolis, David et al. "Long-acting intramuscular cabotegravir and rilpivirine in adults with HIV-1 infection (LATTE-2): 96-week results of a randomised, open-label, phase 2b, non-inferiority trial." Lancet. 390,10101(2017):1499-510. doi: 10.1016/S0140-6736(17)31917-7. 
  8. Bekker, Linda-Gail, et al. “The complex challenges of HIV vaccine development require renewed and expanded global commitment.” Lancet. 395, 10221 (2020): 384-8. doi: 10.1016/S0140-6736(19)32682-0. 
  9. Hütter Gero. Stem cell transplantation in strategies for curing HIV/AIDS. AIDS Res Ther. 13,1 (2016):31. doi: 10.1186/s12981-016-0114-y.
  10. Ministero della Salute, FAQ HIV e AIDS. (Accessibile al link: https://www.salute.gov.it/portale/hiv/dettaglioFaqHIV.jsp?id=221)
  11. Murchu, Eamon et al. “Oral pre-exposure prophylaxis (PrEP) to prevent HIV: a systematic review and meta-analysis of clinical effectiveness, safety, adherence and risk compensation in all populations.” BMJ Open. 12, 5 (2022):e048478. doi: 10.1136/bmjopen-2020-048478. 

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