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Medicina

22 Settembre 2022

Gestione cronicità, innovazione e digitalizzazione punti chiave del Pnrr

Uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (Pnrr) è quello di risolvere le falle strutturali e organizzative del Servizio Sanitario emerse in modo evidente con la pandemia, puntando su una nuova organizzazione territoriale, nonché su innovazione tecnologica e digitalizzazione


Gestione cronicità, innovazione e digitalizzazione punti chiave del Pnrr

Uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (Pnrr) è quello di risolvere le falle strutturali e organizzative del Servizio Sanitario emerse in modo evidente con la pandemia, puntando su una nuova organizzazione territoriale, nonché su innovazione tecnologica e digitalizzazione. A trarne beneficio saranno principalmente i pazienti, con vantaggi a livello di accessibilità alle cure, come osservato nell'ambito dell'incontro 'Ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari: innovazione, ricerca e digitalizzazione nella gestione delle cronicità. La missione 6 del Pnrr e la sua applicabilità in ambito cardiometabolico”, realizzato da Edra e da Centro Studi Americani, che si è svolto il 15 settembre.

“L'aggregazione tra medici e pediatri sarà parte integrante delle case di comunità in cui si sostanzierà l'assistenza primaria, che si occuperà dell'accoglienza dei cittadini, una sfida in cui sono state messe in campo risorse finanziarie senza precedenti”, ha evidenziato Cristina Tamburini, Dirigente del Segretariato Generale del Ministero della Salute.

Per riformare il sistema a livello organizzativo, comunque, “il Pnrr è l'occasione del momento”, ha sottolineato Antonietta Cavallo, Dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), spiegando che “si riuscirà ad accedere al finanziamento, solo se si raggiungeranno determinati obiettivi”. L'impegno è volto a coprire i gap tecnologici e a raggiungere determinati standard, con il decreto di giugno “che detta le linee guida per dar vita a queste riforme, in modo che l'intervento sia standardizzato su tutto il territorio”.
Un passaggio fondamentale resta la raccolta dati, “per la quale c'è un limite labile per via della privacy”, ha osservato Cavallo. Il fascicolo sanitario elettronico, che è uno degli strumenti per cui è previsto un potenziamento con il Pnrr, “deve fare questo lavoro di raccolta, ma anche gestire le informazioni”. E per questo, “occorre anche investire sulla formazione degli operatori sanitari”, ha concluso l'esperta.

Un altro aspetto affrontato all'incontro è stato quello della digitalizzazione, “di cui si parla, in realtà, dal 2014”, come ha evidenziato Giorgio Casati, Direttore Generale della ASL Roma 2. La digitalizzazione, in particolare, è centrale “perché il nuovo modello delineato dal DM 77, oltre che dal Pnrr, si fonda sul principio di rete, che metterà insieme tutte le strutture, per definire anche un piano assistenziale individuale integrato, a beneficio dei pazienti che avranno una presa in carico a 360 gradi”. Così, le aziende dovranno puntare proprio alla digitalizzazione di tutta l'attività clinica e assistenziale e fare in modo che tutto sia condivisibile nel rispetto della privacy. E il consiglio di Casati è di “non aspettare il PNRR, ma avviare già i processi di cambiamento in modo da essere pronti”.

Sul piano regolatorio, infine, è intervenuto Pierluigi Russo, direttore Ufficio Valutazioni Economiche e Ufficio Registri di Monitoraggio di AIFA, che ha parlato degli obiettivi per migliorare la cura dell'ipercolesterolemia. Da un lato c'è la necessità, ha spiegato l'esperto, “che le nuove opzioni arrivino il prima possibile, mentre l'altro obiettivo è che, una volta sul mercato, questi farmaci siano facilmente fruibili”. Nel primo step, in particolare, è coinvolta AIFA e su questo “bisogna vedere che tipo di miglioramenti saranno attuati, se ci saranno cambiamenti a livello di autorizzazione dei medicinali e se ci sarà spazio per una riduzione dei tempi”, ha sottolineato Russo.
Tuttavia, secondo l'esperto “è importante anche collocare i farmaci nella giusta posizione”. L'Italia ha già degli strumenti che potrebbero porla in vantaggio rispetto ad altri paesi, soprattutto “a livello di monitoraggio delle terapie e prescrizione, anche nel contesto clinico appropriato”, ha concluso.

TAG: MALATTIE, PNRR

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