vaccini
05 Luglio 2023 Si è svolto pochi giorni fa l’ultimo consiglio di amministrazione di Gavi, ente di cooperazione mondiale tra soggetti pubblici e privati che ha l’obiettivo di garantire un miglior livello di salute per i bambini e per la popolazione, principalmente attraverso la realizzazione di campagne di vaccinazione nei paesi in via di sviluppo
Si è svolto pochi giorni fa l’ultimo consiglio di amministrazione di Gavi, ente di cooperazione mondiale tra soggetti pubblici e privati che ha l’obiettivo di garantire un miglior livello di salute per i bambini e per la popolazione, principalmente attraverso la realizzazione di campagne di vaccinazione nei paesi in via di sviluppo. Gavi raccoglie al suo interno governi, istituzioni, donatori privati e fondazioni. In particolare, in questo ultimo meeting sono state prese importanti decisioni per ampliare il portafoglio di programmi vaccinali per Paesi a basso reddito. Il Consiglio ha riconfermato il ruolo dell’ente nella preparazione e risposta alle pandemie e ha discusso i progressi del cosiddetto “acceleratore africano”, uno strumento finanziario per la produzione sostenibile di vaccini in Africa. Nello specifico, sono stati approvati gli investimenti pilota per vaccini candidati in fase sperimentale contro il virus di Marburg ed Ebola Sudan.
Il focus della riunione ha riguardato l'approvazione dell'investimento nel vaccino esavalente (six-in-one). In sintesi, si tratta di una combinazione tra un vaccino pentavalente, che protegge da difterite, tetano, pertosse, epatite B e Haemophilus influenzae di tipo b, e il vaccino antipolio inattivato (IPV). L'introduzione dell’esavalente consentirà una protezione più efficiente e un contenimento dei costi, oltre ad espandere la copertura dell'IPV per contribuire agli sforzi di eradicazione della polio. Il Consiglio ha inoltre confermato che Gavi, nell'ambito della transizione dal COVAX (programma internazionale che favorisce l'accesso equo ai vaccini anti Covid-19), continuerà a sostenere i Paesi nei loro sforzi per garantire che i gruppi ad alto rischio siano protetti anche nel 2024-2025. Sempre in merito al programma COVAX sono state anche discusse le possibili opzioni per l'utilizzo dei fondi disponibili tramite il meccanismo COVAX Advance Market Commitment (AMC), grazie alla rinegoziazione dei contratti con i produttori del programma e ai fondi di contingenza dedicati al pool di vaccini pandemici. Le opzioni che saranno discusse con i donatori del progetto includono la preparazione e la risposta al Covid, alle emergenze sanitarie, al recupero dagli effetti della pandemia e l'espansione delle capacità di immunizzazione. Opzioni concrete verranno presentate al Consiglio di amministrazione nel mese di dicembre.
In più, si è previsto anche il riavvio dei programmi di introduzione di vaccini precedentemente approvati, ma messi in pausa a causa della pandemia o per ritardi nello sviluppo di prodotto. L’elenco comprende la dose di epatite B alla nascita, i richiami per la difterite-tetano-pertosse (DTP) e la profilassi post-esposizione alla rabbia (PEP). Inoltre, il Consiglio ha anche approvato una lunga lista di vaccini da considerare per l'inclusione nella prossima Strategia di investimento sui vaccini di Gavi, che sarà finalizzata entro il 2024. La lunga lista approvata comprende prodotti autorizzati o in fase di sviluppo contro epatite E, mpox, dengue, Covid-19, tubercolosi, streptococco di gruppo B, chikungunya e shigella.
Il Consiglio di amministrazione ha riconosciuto il ruolo critico di Gavi nella prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie, nonché nel rafforzamento della sicurezza sanitaria globale. Di conseguenza, è stato approvato un investimento, limitato nel tempo, per le scorte pilota di candidati vaccini sperimentali contro le malattie emergenti. Questa iniziativa mira a garantire che, in caso di futura minaccia pandemica, ci sia una capacità di risposta rapida e flessibile per proteggere la salute pubblica. Nello specifico, è stato presentato un aggiornamento sul lavoro svolto dall’ente per aumentare la produzione regionale di vaccini, con particolare attenzione all'Africa, in collaborazione con importanti stakeholder come i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC). Il Consiglio ha anche sottolineato la crescente minaccia dei cambiamenti climatici e dei focolai con potenziale epidemico, sottolineando il ruolo centrale dei vaccini in tutte le emergenze sanitarie pubbliche di rilevanza internazionale (PHEIC). Inoltre, al fine di affrontare le criticità degli approvvigionamenti per alcuni vaccini, il Consiglio ha approvato un investimento limitato nel tempo per creare scorte pilota, denominate "inventari virtuali globali in comune" (GVPI), di candidati vaccini sperimentali contro le malattie di Marburg ed Ebola Sudan. L'obiettivo del GVPI è quello di creare riserve pronte all'uso di potenziali vaccini sperimentali in caso di epidemie. Al termine del Consiglio, Il professor José Manuel Barroso, presidente di Gavi, ha dichiarato che “le decisioni prese dal Consiglio di amministrazione aiuteranno i Paesi a combattere le malattie in modo più efficace, a contenere i costi, ad essere meglio equipaggiati per contrastare le minacce emergenti per la salute e a continuare a proteggere le persone più a rischio dal Covid-19".
Cristoforo Zervos
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