sanità
30 Giugno 2023 Il 10% dei pazienti colpiti da un melanoma ha almeno un parente di primo grado con la stessa neoplasia. In totale questi casi ammontano a oltre 1.200 l'anno solo in Italia. Quindi chi ha un genitore o un fratello, con il tumore cutaneo, deve poter effettuare dei test genetici per verificare la presenza di mutazioni più frequentemente associate al melanoma 'familiare'
Il 10% dei pazienti colpiti da un melanoma ha almeno un parente di primo grado con la stessa neoplasia. In totale questi casi ammontano a oltre 1.200 l'anno solo in Italia. Quindi chi ha un genitore o un fratello, con il tumore cutaneo, deve poter effettuare dei test genetici per verificare la presenza di mutazioni più frequentemente associate al melanoma 'familiare'.
Tuttavia, solo pochi grandi centri oncologici della Penisola svolgono regolarmente i test attraverso ambulatori specifici. Lo stesso vale per l'assistenza psicologica ai malati che non sempre riesce ad essere garantita. Nel 13% delle oncologie italiane non è, infatti, presente il servizio di psico-oncologia. Questi alcuni dei temi che saranno discussi al Mela Talk Connected un'iniziativa gratuita e aperta alla popolazione, che si terrà oggi in modalità on line. L'evento, realizzato con il contributo non condizionato di Bristol Myers Squibb, è giunto alla sua quarta edizione e vede specialisti (oncologi, dermatologi, nutrizionisti, psiconcologi) e associazioni di pazienti insieme per dialogare e rispondere a dubbi e domande di malati e caregiver. "L'iniziativa che abbiamo avviato nel 2017 è nata dalla convinzione che conoscere la malattia sia uno strumento fondamentale nel percorso di cura - afferma Paola Queirolo, responsabile scientifico di 'Mela Talk' e Direttore Divisione melanoma, sarcoma e tumori rari presso l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano -. Bisogna cominciare dalla prevenzione che non può essere solo primaria e quindi legata ai corretti comportamenti da seguire quando ci esponiamo al sole. Deve interessare anche quelle persone considerate a rischio, a partire proprio da chi ha una predisposizione genetica alla patologia. Attraverso un semplice prelievo del sangue, e un successivo esame, possiamo verificare la probabilità di sviluppare un melanoma".
"Il melanoma è una neoplasia complessa e insidiosa ma con tassi di guarigione in netto aumento negli ultimi anni - aggiunge Queirolo -. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi si attesta all'88% per gli uomini e al 91% per le donne. Un paziente deve comprendere fin dall'inizio che si tratta di una malattia da non sottovalutare ma che può essere sconfitta".
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