sanità
16 Giugno 2023 I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo: prevenzione, diagnosi precoce e informazione corretta sono un tassello fondamentale per supportare i pazienti nel preservare la capacità visiva e far emergere i loro bisogni. Queste le premesse della campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”
I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo anche quando ormai la patologia è in stadio avanzato: prevenzione, diagnosi precoce e informazione corretta sono un tassello fondamentale per supportare i pazienti nel preservare la capacità visiva e far emergere i loro bisogni. Queste le premesse della campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, nata per sensibilizzare sulla degenerazione maculare legata all’età (AMD) e sull’edema maculare diabetico (DME) promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO).
L’iniziativa vuole far emergere i bisogni dei pazienti, sottolineando l’importanza della prevenzione: oltre a momenti di informazione attraverso conferenze stampa, verranno effettuati screening della vista gratuiti sul territorio nazionale, facendo tappa in diverse città italiane come Milano, Roma, Genova. Durante le giornate dedicate, le visite oculistiche di primo livello, effettuate da uno specialista, includeranno una scansione precisa della retina attraverso la tomografia a coerenza ottica (OCT). La prima tappa della campagna coinvolgerà Milano: il 17 giugno presso il Teatro Manzoni (Via Alessandro Manzoni, 40) e il 1° luglio presso la Bocciofila Caccialanza (Via Padova, 91) messa a disposizione dalla FIB – Federazione Italiana di Bocce. Durante queste due giornate, saranno effettuate visite della vista di primo livello gratuite alla popolazione maggiormente a rischio per età (oltre i 50 anni) per la prevenzione delle maculopatie.
Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula. Le più diffuse sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico, che colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, la fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e spesso anche lavorativa. Queste patologie hanno anche un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver.
La degenerazione maculare legata all’età colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata e, a seconda di come la macula viene danneggiata, ne esistono due tipi: ‘AMD secca’ e ‘AMD neovascolare o umida’. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD) è la forma più avanzata e si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina. Se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista.
Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2). Nel mondo sono circa 21 milioni le persone che ne soffrono. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula. L'accumulo di liquidi provoca quindi un edema. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.
Ad oggi, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF (fattore di crescita dell'endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Nella maggior parte dei pazienti, gli inibitori del VEGF, somministrati attraverso iniezioni intravitreali, possono migliorare la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, malgrado l’impatto positivo degli stessi nella gestione terapeutica di queste patologie, permangono ancora diversi problemi legati alle somministrazioni frequenti di questi trattamenti e, in definitiva, all’efficacia a lungo termine dopo la loro sospensione.
“Ciò che spaventa il paziente è che molti trattamenti per la maculopatia dovranno essere ripetuti per il resto della vita. Questo, unito al fatto che molti pazienti non sono autonomi, contribuisce ad una riduzione dell’aderenza terapeutica, con conseguente peggioramento della malattia”, spiega il Professor Francesco Viola, Direttore Struttura Complessa Oculistica della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Professore all'Università degli Studi di Milano.
“L’AMD e il DME causano al paziente una rapida perdita dell’autonomia, per la progressiva riduzione della visione centrale e dettagliata. Questo ha un impatto notevole sia sulla quotidianità sia sulla psiche della persona e dell’intero nucleo familiare. Diventa fondamentale quindi una presa in carico del paziente tempestiva ed adeguata”, spiega il Professor Francesco Bandello, Direttore dell'Unità di Oculistica dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente Associazione Pazienti Malattie Oculari.
I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato: “La prevenzione dovrebbe nascere dalla conoscenza di quando e come fare una visita oculistica di controllo, di cosa significhi convivere con queste patologie, quali siano le necessità del paziente e del caregiver. Manca l’informazione sui percorsi terapeutici e sul fatto che la perdita di autonomia, dovuta alla riduzione della capacità visiva, sia un problema reale che impedisce spesso a questi pazienti di prendersi cura di loro stessi”, commenta Assia Andrao, Presidente Retina Italia OdV.
La presa in carico dei pazienti con maculopatie ha un grande impatto sull’intero Sistema Sanitario Nazionale, con una miglior presa in carico di un singolo paziente con degenerazione maculare legata all'età porterebbe a un risparmio di risorse di quasi 24.000€ su una stima lifetime pro capite.
“Il messaggio che vorremmo mandare con questa campagna è duplice: da un lato, che la prevenzione è fondamentale per preservare la capacità visiva delle persone, dall’altro che le maculopatie non devono spaventare”, conclude il Professor Teresio Avitabile, Presidente della Società Italiana delle Scienze Oftalmologiche (SISO).
È partendo dall’ascolto delle necessità di pazienti e caregiver che Roche Italia ha lanciato la campagna “Il tuo punto di vista conta – Non lasciare che le maculopatie ti fermino”.
"La vocazione al futuro e all’innovazione è da sempre un tratto distintivo di Roche. Un’attitudine sostenuta da un expertise unica all’interno dello stesso Gruppo, che unisce sia competenze farmaceutiche sia competenze diagnostiche. Riconosciamo quindi l’importanza della diagnosi precoce in tutte le patologie, e sosteniamo con orgoglio iniziative di sensibilizzazione e screening come questa dedicata alle maculopatie", conclude Anna Maria Porrini, Medical Affairs&Clinical Operations Head di Roche SpA.
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