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09 Novembre 2022

Piano nazionale cronicità e Pdta, le proposte di Salutequità

Rifinanziare nella prossima legge di Bilancio il fondo per la riduzione delle liste d'attesa; aggiornare i Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali e attuare il Piano nazionale cronicità. Sono alcune delle cinque proposte di Salutequità per rendere attuale il piano


Piano nazionale cronicità e Pdta, le proposte di Salutequità

Rifinanziare nella prossima legge di Bilancio il fondo per la riduzione delle liste d'attesa; aggiornare i Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta) e attuare il Piano nazionale cronicità. Sono alcune delle cinque proposte di Salutequità per rendere attuale il piano ma anche, e soprattutto, per recuperare cure mancate e liste d'attesa che rappresentano una priorità per i cittadini e il Servizio sanitario nazionale.

I punti diffusi in una nota dell'associazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute comprendono:
1) Rifinanziare nella prossima legge di Bilancio il fondo per la riduzione delle liste d'attesa - per corrispondere tempestivamente alle richieste di prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell'emergenza epidemiologica - ancorando l'erogazione dei finanziamenti al raggiungimento (verificato) degli obiettivi secondo le tempistiche preventivamente individuate. I dati sulle prestazioni recuperate devono essere forniti e resi pubblici trimestralmente, per ogni area specialistica;
2) Attuare e aggiornare il Piano nazionale cronicità alla luce delle novità intercorse in termini di politiche del personale, modelli organizzativi e investimenti/riforme Pnrr (es. sanità digitale, Dm 77), anche integrando le patologie ricomprese, come sclerosi multipla, psoriasi, cefalea cronica, poliposi nasale, asma anche nell'adulto;
3) Rivedere il nuovo sistema di garanzia (Nsg) rendendo indicatore core quello sui Pdta, e prevedere tra gli indicatori core quelli sull'attuazione del Piano nazionale cronicità e del Piano nazionale di governo delle liste d'attesa;
4) Aggiornare i Pdta indicando dove/per chi/quando/come sono consigliate le prestazioni di telemedicina, supportando clinici e operatori sanitari nelle valutazioni sulle modalità erogative più opportune (tele o tradizionali);
5) Misurare gli esiti dei Pdta e della telemedicina anche con un aggiornamento del Programma nazionale esiti (Pne), guardando agli esiti di salute e dimensioni quali ad esempio equità e qualità di vita di pazienti e caregiver (i Prems e i Proms devono diventare un valore assoluto per il Ssn), impatto sul territorio, umanizzazione.

TAG: SANITà GOVERNO

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