sanità
02 Novembre 2022 Letizia Moratti rimette le deleghe di vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia. "Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità e in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l'esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione", spiega in una nota in cui motiva la scelta di dimettersi
Letizia Moratti rimette le deleghe di vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia. "Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità e in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l'esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione", spiega in una nota in cui motiva la scelta di dimettersi.
"Di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia. Un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell'azione di questa amministrazione, che a mio avviso non risponde più all'interesse dei cittadini lombardi" ha detto Moratti annunciando le dimissioni. "Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia", evidenzia, spiegando di aver atteso "con senso di responsabilità" l'esito delle elezioni per rendere nota la sua decisione.
"Da una parte, prendo positivamente atto che" su Covid "la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di regia lombarda che ho attivato sull'obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa. Dall'altra, registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull'importanza dei vaccini" sottolinea nella nota la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia.
"Si tratta di tre esempi, emblematici di una diversa impostazione politica in questo ambito - ragiona - Credo infatti che, se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio all'adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi. Che è riuscita grazie allo straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi, così come all'enorme impegno di medici, infermieri, militari, Protezione civile e volontari, protagonisti di un processo che ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura. Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido". Moratti resta a disposizione della Regione Lombardia per un ordinato passaggio di consegne dello stato di avanzamento dei progetti che ho e abbiamo attivato". Con riferimento, precisa "a temi e politiche che mi stanno particolarmente a cuore, oggetto delle mie ultime proposte di delibere che riguardano importanti investimenti pubblici per la salute dei cittadini, per la realizzazione di ulteriori Case di Comunità e per ridurre drasticamente le liste di attesa negli ambulatori".
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