Medici
27 Novembre 2023 I riconoscimenti “Innovazioni in Sanità Digitale” sono assegnati dopo una valutazione su tre aree: Applicazione della E-Health orientata verso la Salute della Donna; Integrazione delle Politiche Sanitarie con le Politiche Sociali; Innovatività del Progetto in Relazione all’uso dell’ICT - Concretezza - Sostenibilità e Replicabilità. Sono state selezionate otto aziende. A primo e secondo target è andato un riconoscimento ciascuno
Il Direttore Generale dell’Agenzia dei Servizi sanitari regionali-Agenas Domenico Mantoan ha premiato in un evento a Roma le strutture sanitarie che grazie alle nuove tecnologie hanno saputo migliorare l’accessibilità, la qualità dell’assistenza, la personalizzazione delle cure. I riconoscimenti “Innovazioni in Sanità Digitale” sono assegnati dopo una valutazione su tre aree: Applicazione della E-Health orientata verso la Salute della Donna; Integrazione delle Politiche Sanitarie con le Politiche Sociali; Innovatività del Progetto in Relazione all’uso dell’ICT - Concretezza - Sostenibilità e Replicabilità. Sono state selezionate otto aziende. A primo e secondo target è andato un riconoscimento ciascuno.
L’Istituto Nazionale Tumori di Napoli ha vinto nell’ambito “salute della donna” con il progetto “La piattaforma della rete oncologica campana come strumento per favorire l’accesso delle donne con i tumori”; sull’integrazione con il sociale ha vinto l’ULSS 2 Marca Trevigiana con il progetto “Point of care test in Rsa – implementazione di un sistema diagnostico in residenze sanitarie assistite”. Altre sei aziende hanno vinto i premi che vanno in sostanza alla capacità di mettere a terra progetti informatici per tutti. La Commissione valutatrice ha premiato: l’Asl Salerno per il progetto “Time is brain! Telestroke e la rete aziendale delle patologie tempodipendenti”; l’ASU Friuli Centrale per la “Telemedicina in chirurgia maxillo facciale”; l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù per “Utilizzo della telemedicina nel bambino medicalmente complesso in ventilazione meccanica a lungo termine domiciliare”; l’Asst Niguarda di Milano per il “Progetto budd-e un robot a servizio di chi non vede”; l’Ospedale Maggiore Pizzardi di Bologna per il progetto “Virtual clinic oculistica”; e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano per il progetto “Value Based Medicine”.
Tra i primi progetti su cui sono arrivati commenti descrittivi quello di Ieo ha alle spalle una ricerca sui parametri di valutazione dei risultati clinici nei pazienti oncologici che tiene conto della qualità di vita riferita. «Per noi il risultato clinico non si traduce solo in tassi di sopravvivenza a breve o a lungo periodo ma anche nel prestare attenzione al recupero clinico, funzionale e psicologico dei pazienti», dice Massimo Monturano, responsabile Area medicina del valore e risultati clinici Ieo. Partendo dalle chirurgie dei tumori di prostata, polmone e mammella, sono stati individuati nuovi parametri obiettivi di misurazione, coinvolgendo migliaia di pazienti e gruppi di lavoro multidisciplinari. Nel corso di follow-up di 1-2 anni sono stati raccolti dati relativi all'impatto delle cure sul paziente, sulla sua vita familiare, lavorativa e relazionale, sulla cui base offrire servizi o trattamenti personalizzati. Tre gli obiettivi raggiunti, spiega Monturano: «Migliorare l'inquadramento, consentendo di conoscere in anticipo con modelli matematici previsionali gli esiti clinici-funzionali attesi; migliorare la trasparenza verso i pazienti e la consapevolezza con cui affronteranno il percorso di cure; mettere a punto un percorso di cura adattativo più centrato sui fabbisogni riducendo i rischi di non appropriatezza». Gli utenti hanno molto apprezzato, potendo consultare i loro dati rapidamente sul sito dell’Istituto. «Per analizzare in modo dinamico tutte le informazioni necessarie del programma di gestione delle ''performance cliniche'' è stata realizzata una piattaforma informatica totalmente autofinanziata dall'Istituto, che ci consentirà di rafforzare il legame ospedale-paziente-territorio», dice Annarosa Farina, direttore Sistemi informativi Ieo.
A Bologna invece è stato premiato un modello di telerefertazione dell’Ausl che garantisce ai pazienti oculistici il follow up in prossimità del domicilio, maggior aderenza alle terapie ed un minor impatto ambientale dovuto al calo delle emissioni di CO2 per la contrazione dei tragitti con cui i pazienti accedono agli esami. A ritirare il premio, all’Ambasciata del Belgio, Paolo Bordon, DG dell’Ausl, che con un investimento da un milione ha reso possibile fin qui la nascita di 3 Cliniche virtuali oculistiche negli ospedali di Bazzano, Bentivoglio e San Giovanni in Persiceto. I pazienti restano in prossimità del loro domicilio, venendo visitati in “spoke diagnostici periferici inseriti in una rete di telemedicina collegata al Centro hub dell’Ospedale Maggiore felsineo.
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