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25 Maggio 2023 Livello di performance basso in più del 20% delle aziende ospedaliere italiane nel 2021, le aziende con risultati migliori registrano una più alta stabilità del proprio management e alte performance solo per 9 aziende, numero quasi dimezzato rispetto al periodo pre-pandemia, quando erano 17
Livello di performance basso in più del 20% delle aziende ospedaliere italiane nel 2021, le aziende con risultati migliori registrano una più alta stabilità del proprio management e alte performance solo per 9 aziende, numero quasi dimezzato rispetto al periodo pre-pandemia (2019), quando erano 17. Questi principali dati della valutazione delle aziende ospedaliere pubbliche effettuata dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas). La valutazione, che ha applicato per la prima volta il nuovo 'Modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende ospedaliere pubbliche', ha misurato la capacità delle aziende di conseguire obiettivi assistenziali in termini di esiti delle cure e di accessibilità ai servizi sanitari, coerentemente con le risorse disponibili (di tipo finanziario, professionale e tecnologico). Il Sistema di valutazione è previsto dalla Legge 31 dicembre 2018 n. 145 (Art. 1 comma 513) che assegna ad AGENAS la realizzazione di un sistema di analisi e monitoraggio delle performance delle aziende sanitarie, con l’obiettivo di segnalare eventuali e significativi scostamenti relativi alle componenti economico-gestionali, organizzative oltre che della qualità, della sicurezza ed esito delle cure senza trascurare l’equità e la trasparenza dei processi. «È un progetto molto ambizioso per poter valutare, non solo gli esiti delle aziende ma anche le economie messe in campo. Si unisce, quindi, qualità dell’assistenza e costi standard», dichiara a Sanità33 il presidente Agenas Enrico Coscioni.
La metodologia vede l’individuazione di cinque aree di performance e la suddivisione delle 53 Aziende Ospedaliere in due tipologie: Aziende Ospedaliere Universitarie (30) e Aziende Ospedaliere (23). Inoltre, per entrambe le categorie, è stata prevista una differenziazione secondo il numero di posti letto disponibili, ovvero maggiore/minore di 700 posti letto. Le cinque aree di performance riguardano: l’accessibilità; la governance dei processi organizzativi; la sostenibilità economico-patrimoniale; il personale; gli investimenti. L’analisi - che riguarda il triennio 2019, 2020 e 2021 - è disponibile sia per gli stakeholder del settore, sia per i cittadini. «Siamo in una fase di rinascita – dichiara Marco Mattei, capo della segreteria tecnica del Ministero della Salute – perché l'attivazione di molte misure del pnrr, in particolare quelle relative all'innovazione tecnologica e digitale, porteranno al miglioramento delle performance e del lavoro delle asl ma soprattutto ad un’interoperabilità importante che è l’obiettivo vero». Mario Del Vecchio Professore Associato Dip. di Medicina Sperimentale e Clinica dell'Università degli Studi di Firenze e presso SDA Bocconi, a margine dell’evento spiega: «Questa piattaforma rappresenta uno strumento molto utile soprattutto per il management che ora può disporre di strumenti tecnico operativi per l'interlocuzione con i clinici e la politica».
La piattaforma si riferisce soltanto alle aziende ospedaliere e, dunque, non ad altre articolazione delle strutture sanitarie come, per esempio, le Asl, gli Irccs o le Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst) che in Lombardia hanno sostituito le aziende ospedaliere. Tutte le aziende ospedaliere con alte performance si trovano al Centro-Nord: 2 in Piemonte (Ao Ordine Mauriziano di Torino e Ao Santa Croce e Carle), 2 in Veneto (Aou Integrata di Verona, Aou di Padova), 1 in Emilia-Romagna (Aou Bologna - Policlinico Sant'Orsola), 1 nelle Marche (Ao Ospedali Riuniti Marche Nord), 3 in Toscana (Aou Pisana, Aou Careggi, Aou Senese). Sono invece 32 le realtà con un livello medio di performance e sono distribuite in quasi tutte le Regioni considerate. L'analisi affronta anche il tema della continuità delle direzioni aziendali che nel 2019 ha caratterizzato il Nord e il Centro. Al Sud dove la stabilità sembra essere piu' rarefatta e la situazione cambia molto da Azienda ad Azienda. Nel triennio considerato, in 20 Aziende il Direttore generale è rimasto lo stesso e di queste 8 hanno migliorato la loro performance: l'Aou Pisana e l'Aou Careggi in Toscana; l'Ao San Giovanni Moscati, l'Ao San Pio e l'Ao dei Colli, l'Ao Cardarelli in Campania; gli Ospedali Riuniti, Villa Sofia Cervello e l'Ao Papardo in Sicilia.
Anna Capasso
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