Farmaci
20 Gennaio 2023 Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto chiarezza sulla reale emergenza farmaci in Italia e sulle dimensioni del fenomeno. Da una lista di 3mila farmaci, c'è stato un ridimensionamento che mette in evidenza le vere cause, che sono le difficoltà della catena di fornitura
"Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto chiarezza sulla reale emergenza farmaci in Italia e sulle dimensioni del fenomeno. Da una lista brutale di 3mila farmaci di Aifa, che non permetteva di fare le giuste distinzioni, c'è stato un ridimensionamento che mette in evidenza le vere cause, che sono le difficoltà della catena di fornitura dei principi attivi". Lo ha sottolineato Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, facendo il punto sul problema della carenza di alcuni farmaci.
"Avevamo denunciato il problema, ma questo Paese ha la memoria corta. Viviamo una situazione generale che si è aggravata su fronte dei costi di produzione ma che le imprese non hanno trasferito sui prezzi dei farmaci -afferma - che in Italia sono i più bassi d'Europa. Quello che vediamo oggi sono gli effetti di una politica storica di tagli alla sanità e al sistema e le aziende del farmaco hanno delocalizzato alcune produzioni. Per invertire questa rotta e dare un segnale di cambiamento di direzione, serve una logica di valorizzazione della filiera con un forte modello industriale sostenibile che passa anche dalla remunerazione corretta dei farmaci. La strategia, dunque, non può essere il taglio dei prezzi".
"Noi oggi siamo felici quando abbiamo un parente o un amico che guarisce dall'epatite C, oppure vive più lungo con una diagnosi di tumore, ma la ricerca e lo sviluppo dei farmaci hanno un costo che è però un investimento per la salute collettiva", ha ricordato Cattani. Farmidustria fa parte del Tavolo di lavoro sull'approvvigionamento dei farmaci che è stato creato proprio per dare risposte su questo fronte: "Siamo fiduciosi che da parte del Governo ci sia una sensibilità rispetto ai problemi del nostro settore, è stato detto che 'si deve lasciare lavorare chi lavora', un messaggio forte in cui noi crediamo - osserva il presidente di Farmindustria - Speriamo che in questo Paese si possa per la prima volta coniugare la politica sanitaria con la filiera industriale valorizzando la salute in primis".
Sul tema delle carenze sono intervenute anche le associazioni dei Distributori Intermedi - ADF e Federfarma Servizi – che hanno partecipato alla seconda riunione del Tavolo di Lavoro istituito dal Ministro della Salute Schillaci e dal Sottosegretario Gemmato per rispondere alle carenze ed indisponibilità di medicinali in corso in Italia (fenomeno in atto anche negli altri Paesi Europei).
Proficuo ed articolato è stato il confronto del Ministero della Salute con le sigle della filiera del farmaco, NAS, MMG e con la partecipazione dell’AIFA.
Le due Sigle Nazionali della Distribuzione Intermedia sono certe che, grazie alla partecipazione di tutti gli operatori interessati si potrà analizzare concretamente il fenomeno dei farmaci mancanti, valutandone oggettivamente le caratteristiche e le cause, senza inutili allarmismi mediatici.
Tra le diverse misure avanzate al Tavolo ministeriale per prevenire e controllare le difficoltà dell’approvvigionamento dei farmaci, ADF e Federfarma Servizi hanno congiuntamente proposto di istituire un unico ed efficace sistema di allerta preventiva da azionare quando i distributori rilevino reiterate situazioni di mancate consegne da parte dei produttori.
La priorità delle due Sigle Nazionali è individuare un meccanismo che garantisca una equa ripartizione nella fornitura dei farmaci, così che i Distributori Intermedi, quali anello centrale della filiera, possano svolgere il loro servizio pubblico a supporto essenziale delle farmacie e a tutela della salute dei cittadini.
Nondimeno, i Distributori Intermedi esprimono apprezzamento per l’annuncio del Ministro Schillaci in Commissione Affari Sociali di “iniziative definite di concerto con tutti gli altri attori”.
“Richiamando altresì i lavori del Tavolo Tecnico Indisponibilità (TTI) presso l’AIFA” che “mira a trovare soluzioni condivise di sistema e non unilaterali”, il Ministro ha sottolineato come il sistema italiano di contrasto alle carenze sia un riferimento a livello europeo, confermato dall’attribuzione ad AIFA della guida della “Joint Action on Shortages”.
ADF e Federfarma Servizi partecipano ai lavori del TTI dalla sua istituzione nel 2015 e i risultati ottenuti e ricordati dal Ministro sono stati resi possibili dal coordinamento di Domenico Di Giorgio, che nei lavori del TTI ha sempre affrontato le varie tematiche in modo condiviso con tutti gli stakeholders partecipanti.
Le due Sigle della Distribuzione Intermedia italiana sono convinte che anche al Tavolo ministeriale la cooperazione tra tutti i rappresentanti del sistema-salute sia l’approccio corretto per definire, promuovere ed attuare ogni iniziativa funzionale a garantire l’accesso ai farmaci, tenendo in considerazione la sostenibilità della produzione, distribuzione e dispensazione del bene-farmaco in un momento di crisi dei costi indotti dalla tensione internazionale.
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