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28 Novembre 2022

Alfasigma, Adelaide Raia alla guida della Business Unit Consumer Healthcare. L’intervista

Dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Padova e un MBA in Economics and Management presso il MIP, Adelaide Raia ha maturato una solida esperienza in un percorso professionale con posizioni manageriali all’interno di importanti realtà internazionali. Ora approda in Alfasigma con l’incarico di guidare la Business Unit Consumer Healthcare


Alfasigma, Adelaide Raia alla guida della Business Unit Consumer Healthcare. L’intervista

Dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Padova e un MBA in Economics and Management presso il MIP – Politecnico di Milano, Adelaide Raia ha maturato una lunga e solida esperienza in un percorso professionale che l’ha vista rivestire con successo posizioni manageriali all’interno di importanti realtà internazionali.
Ora approda in Alfasigma con l’incarico di guidare la Business Unit Consumer Healthcare

Che cosa rappresenta questa nuova sfida professionale? Quali sono gli obiettivi da realizzare?

Alfasigma è una delle principali società farmaceutiche multinazionali, a capitale italiano. L’azienda è focalizzata su specialità da prescrizione medica, prodotti di automedicazione, prodotti nutraceutici e integratori alimentari, oltre ad essere presente in molte aree terapeutiche. La dinamicità dell’azienda dimostrata con la recente acquisizione di Sofar rafforza ulteriormente la presenza dell’azienda in mercati strategici e da anni in crescita come la gastroenterologia. L’ ampiezza e rilevanza del portfolio posiziona Alfasigma come naturale partner di riferimento per i farmacisti italiani, in grado quindi di esercitare un ruolo strategico e di leader nella trasformazione del retail.

Il portfolio Consumer nello specifico può contare su brand storici come Biochetasi, Carnidyn, NeoBorocillina e Yovis, caratterizzati da una recente storia di rilancio e crescita sostenuta, realizzata sotto la guida di Stefano Brovelli, a capo della divisione degli ultimi cinque anni. Una crescita costruita affiancando ad una consolidata conoscenza presso il target dei medici e farmacisti, innovazioni di portfolio e un dialogo diretto con i consumatori. Già oggi siamo tra i primi player nei mercati dell’automedicazione in Italia e puntiamo a raggiungere la leadership nei prossimi anni.
L’ azienda è inoltre impegnata in una fase di espansione internazionale che consentirà sicuramente di cogliere nuove opportunità anche nelle categorie Consumer e Integratori.

Quali sono le nuove sfide richieste da un mercato in continua evoluzione come quello odierno?

L’attuale situazione economica e politica, in coda agli effetti di due anni di pandemia, costringe a confrontarsi con un aumento dei costi sia a livello di produzione, trasporti, approvvigionamento e packaging, che di analisi sulla qualità delle materie prime, per garantire sicurezza e conformità alle normative. Per noi che ci confrontiamo con mercati in continua crescita, contare su catene di fornitura sempre più resilienti e affidabili, ben radicate sul territorio, rappresenta la prima sfida imprescindibile. Una seconda sfida è rappresentata dalle dinamiche di trasformazione del retail in atto già da qualche anno. I consumatori sono sempre più esigenti, attenti alla prevenzione e in grado di accedere a informazioni attraverso piattaforme digitali. Un processo di acquisto più maturo e consapevole da parte del consumatore finale richiede una farmacia moderna, organizzata ed efficiente, dove il valore del consiglio del farmacista resta comunque un fattore competitivo e differenziante. Credo che la collaborazione tra farmacisti che guardano al futuro, siano essi indipendenti o appartenenti a gruppi/cooperative/network guidati da partner della distribuzione intermedia, e aziende, che sanno condividere visione sui mercati e capacità di innovazione sostenibile nel lungo periodo, sia un fattore chiave per accelerare la costruzione di un retail sempre più moderno. Una terza importante sfida è rappresentata dall’omnicanalità. I mercati legati al mondo della prevenzione e dell’autocura, compatibilmente con i vincoli oggi disposti dalla regolamentazione vigente in Italia, hanno visto una forte crescita anche al di fuori del canale della farmacia tradizionale e guardando a mercati come quello tedesco, inglese o americano; un trend che continuerà nei prossimi anni. Le aziende in grado di vincere oggi la sfida dell’omnicanalità sono quelle che non vedono i nuovi canali come semplici piattaforme sulle quali estendere i loro listini. È, invece, necessario ripensare le architetture dei marchi in ottica multicanale e domandarsi quale sia il prodotto giusto per ogni cluster di clienti. È una sfida che richiede prima di tutto l’arricchimento di competenze nuove all’interno dell’azienda, che si possono acquisire con nuovi talenti o con l’opportuna formazione di quelli interni, nonché una grande focalizzazione da parte del senior management che deve saper individuare per tempo i trend emergenti ed essere sponsor del cambiamento.

Per effetto della pandemia sono cambiate profondamente anche le abitudini di consumo. Come valuta questi cambiamenti?

Non c’è dubbio che oggi ci sia una rafforzata attenzione su temi di prevenzione e generale miglioramento dello stile di vita. Abbiamo imparato che se il nostro fisico è in buona salute, sarà in grado di affrontare meglio i malesseri di stagione, inoltre siamo più preparati e attenti a scorgere i sintomi di una eventuale patologia. Tutto questo si è tradotto anche nel 2022 in una crescita a doppia cifra dei principali segmenti dei mercati dell’autocura e ancor di più degli integratori nei quali Alfasigma, anche grazie alla recente acquisizione di Sofar, diventerà un player di assoluto riferimento a livello internazionale, con una pipeline di prodotti innovativi e un focus di ricerca sul microbiota. L’avvento della pandemia ha inoltre accelerato la digitalizzazione e l’utilizzo di piattaforme social, ma sappiamo quanto l’accesso a informazioni non sempre verificate in ambito salute talvolta si sia tradotto in fake news che hanno erroneamente indirizzato i comportamenti dei consumatori. Crediamo quindi che sia fondamentale contribuire a una informazione completa, rigorosa e accessibile e riteniamo che il farmacista, spesso primo riferimento nel consiglio, debba essere opportunamente supportato con continuo aggiornamento. In questa direzione abbiamo ad esempio appena lanciato un podcast come  Ahia! Ho mal di pancia (ahiahomaldipancia.it) che inizialmente era dedicato solo all’informazione medico scientifica dei pediatri, e successivamente abbiamo deciso di estendere ai farmacisti, per supportarli nel trattamento dei disturbi gastrointestinali dei bambini, sviluppata in collaborazione con Nutrizionisti Pediatrici, Gastroenterologi e Pediatri.

TAG: AZIENDE, FARMACEUTICA, MANAGER

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