Farmaci
23 Maggio 2023 "L'efficientamento del Servizio sanitario nazionale passa anche attraverso il ricorso all'innovazione tecnologica, il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie e la migliore qualità dei dispositivi medici". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci
"L'efficientamento del Servizio sanitario nazionale passa anche attraverso il ricorso all'innovazione tecnologica, il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie e la migliore qualità dei dispositivi medici". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha aperto la Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici & Digital Solutions for Health. L'evento è stato promosso dalla Fondazione Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica (Mesit) e realizzato grazie alla collaborazione con l'Altems dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il Ceis - Center for Economic and International Studies di Tor Vergata, l'Università di Tor Vergata e l'Università di Roma Tre. "L'innovazione tecnologica è un generatore di benessere che ha rivoluzionato la vita dei cittadini. Tuttavia, le criticità che il nostro sistema sanitario nazionale si trascina da decenni, unite a un'attività regolatoria che, nel settore dei dispositivi medici, ha focalizzato la sua attenzione al mero contenimento dei costi, sono stati un freno all'innovazione tecnologica nel nostro Paese", ha affermato il presidente di Fondazione Mesit Marco Trabucco Aurilio. "La conferenza vuole, quindi, rappresentare l'occasione per riunire tutti gli attori del sistema: ministero della Salute, ministero dell'Economia, rappresentanti regionali, centri di ricerca e rappresentanze del comparto dell'industria, allo scopo di individuare le possibili soluzioni e avanzare proposte concrete che coniughino lo sviluppo del settore dei dispositivi medici, la qualità e la sicurezza delle cure con i programmati vincoli di bilancio", ha spiegato.
L'incontro ha rappresentato l'occasione per riflettere sui nuovi modelli di governance del sistema dei dispositivi medici che consentano un superamento del payback. "Il sistema dei dispositivi medici è maturo per superare il payback. Naturalmente spetterà al legislatore decidere il come", ha affermato Achille Iachino, direttore generale della direzione dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del ministero della Salute che ha ricordato come il payback non sia "stato pensato come strumento di governance ma semplicemente per il contenimento della spesa sanitaria". In quanto tale, ha aggiunto, "ha importanti criticità operative e di sistema". Per Iachino "oggi esiste la possibilità di immaginare qualcosa di diverso", ricordando che "il vissuto del payback non va sprecato in termini di lezione. Se c'è stata necessità del payback è perché esiste un tema di gestione virtuosa della spesa che bisogna continuare a perseguire". Francesco Saverio Mennini, Research Director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata e Presidente, SIHTA, ha sottolineato, in apertura dei lavori, alcuni tra i punti salienti affrontati dalla Conferenza: “Per garantire un approccio proattivo – spiega Mennini - in termini di valore dei dispositivi medici, risulta cruciale il tema delle regole. Occorrono regole chiare e condivise che definiscano e tutelino l’innovazione accompagnate anche da nuovi modelli organizzativi e finanziari, ma soprattutto supportate da una governance lungimirante e propositiva. Questo è il punto di partenza sul quale è richiesta la convergenza di tutti. Bisogna quindi valutare con anticipo le condizioni ottimali perché un’innovazione trovi spazio nei sistemi pubblici, misurando la sua capacità di assicurare quel Valore che la collettività si aspetta. Si tratta allora di una rivoluzione radicale, da concretizzare avvalendoci dei migliori strumenti a nostra disposizione, primo fra tutti, proprio l’Hta. Tutto questo, se realizzato, darebbe vita ad un nuovo rinascimento tanto del Ssn quanto del Sistema di welfare nel suo insieme”.
Americo Cicchetti, Direttore di Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, ha messo, invece, in evidenza nel suo intervento la centralità del salto tecnologico in atto. “La dinamica dell’innovazione tecnologica nel mondo dei dispositivi medici – sottolinea Cicchetti - impone una governance in grado di catturare le esigenze che emergono in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia. È necessario, infatti, promuovere l’innovazione promuovendo la collaborazione pubblico-privato nella ricerca, valutare tempestivamente – in ogni fase – la sicurezza, l’efficacia, gli impatti economici, sociali ed organizzativi sul sistema sanitario attraverso un modello maturo di HTA, rendere efficiente la gestione dei dispositivi nell’ambito dei percorsi assistenziali garantendo un robusto legame tra HTA e procurement. Tutti questi elementi insieme permetteranno di superare il modello attuale e le storture indotte dall’uso del pay-back”.
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