Intervista
29 Maggio 2024A Sanità33, Umberto Nocco, presidente dell’Associazione (Aiic), traccia un bilancio dell’evento che ha visto riunite “da un lato la parte scientifica, con gli operatori che lavorano per il Servizio sanitario nazionale o per il privato, e dall’altro l’impresa
Si è da poco concluso, a Roma, il Convegno 2024 dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic). A Sanità33, Umberto Nocco, presidente dell’Associazione (Aiic), traccia un bilancio dell’evento che ha visto riunite “da un lato la parte scientifica, con gli operatori che lavorano per il Servizio sanitario nazionale o per il privato, e dall’altro l’impresa, che rappresenta il veicolo di innovazione e che nell’ambito dell’incontro ha avuto la sua vetrina anche per quelle aziende che non sono tanto presenti sul territorio”, come evidenzia Nocco.
A proposito dei temi affrontati, il presidente Aiic sottolinea che anche quest’anno si è cercato di portare delle novità al dibattito. “Ci siamo concentrati sulla parte informativa, sull’intelligenza artificiale e sulla cyber security, che sono ormai un elemento portante di tutto il sistema salute racconta Nocco La sfida è stare all’interno del processo di collaborazione con le altre professioni, per poter gestire al meglio il percorso di salute dei pazienti che non è più concentrato solo nell’ospedale, ma si sposta sul territorio, in una logica di continuità che stiamo cercando di implementare”. Tutto questo mondo è stato definito dagli ingegneri clinici un ‘ecosistema digitale’, in cui “tanti elementi contribuiscono assieme al risultato che è l’erogazione del processo di cura e di prevenzione”.
A livello di raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, secondo Nocco è difficile avere un quadro generale perché ogni regione ha scelto la tecnologia di cui dotarsi, per cui in alcune zone c’è stata l’integrazione di infrastrutture più semplici, in numero maggiore, che potrebbe farle apparire più avanti con i lavori, mentre in altre i sistemi integrati sono più complessi. In ogni caso, Nocco si dice fiducioso che “si riuscirà ad arrivare in fondo all’operazione, nei tempi corretti”.
Al convegno, poi, è stato presentato il manifesto sulla telemedicina. Secondo Nocco “si tratta di un documento di vision concepito con la Società italiana di telemedicina che struttura i concetti base. La sfida, ora, è approfondire questi dettagli, proseguendo sulla strada del coinvolgimento di altre associazioni conclude per dimostrare che anche la telemedicina richiede un approccio multidisciplinare e che ha una forte componente organizzativa senza la quale il singolo device non è efficace”.
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