Intervista
23 Maggio 2024Non solo cure contro l’infezione da HIV, ma anche impegno verso la prevenzione e lo screening e contro la disinformazione e lo stigma che accompagna la diagnosi. A parlarne a Sanità33 è Carmen Piccolo, direttore medico di Gilead Science Italia.
Non solo cure contro l’infezione da HIV, ma anche impegno verso la prevenzione e lo screening e contro la disinformazione e lo stigma che accompagna la diagnosi: sono le attenzioni di Gilead nei confronti dei pazienti e della malattia infettiva. A parlarne a Sanità33 è Carmen Piccolo, direttore medico di Gilead Science Italia.
Nata a metà degli anni ottanta negli USA, quando di Aids si moriva, Gilead è da sempre impegnata nel trattamento delle malattie infettive in generale e in particolare dell’infezione da HIV. “Grazie alle innovazioni terapeutiche introdotte in questi anni ha sottolineato Piccolo abbiamo contribuito a rendere l’Aids e l’infezione da HIV da patologia mortale a malattia cronica gestibile, tanto che le persone affette, oggi, hanno una prospettiva di vita sovrapponibile alla popolazione generale”.
Tra queste innovazioni vi è una terapia a singola compressa ad assunzione giornaliera; “una soluzione terapeutica ottimizzata per fornire un’efficacia a lunga durata che tiene conto e mette al centro il paziente e i suoi bisogni”, ha spiegato Piccolo. L’innovazione, però, non si è fermata qui e ha portato alla messa a punto di “una terapia innovativa a supporto dei pazienti con infezione da HIV multiresistente, che con una somministrazione sottocutanea semestrale consente di mantenere soppressa la carica virale in questa popolazione di pazienti”.
“La nuova frontiera va verso la fine dell’epidemia di HIV, idealmente con la cura di questa patologia”, ha proseguito il direttore medico dell’azienda statunitense, sottolineando come nella prospettiva della continua innovazione la collaborazione è imprescindibile: “Interagire con i diversi attori del sistema salute è importante al fine di trattare il paziente in maniera olistica ha concluso Piccolo focalizzandosi anche sulla prevenzione e sul contrasto della disinformazione e dello stigma che accompagna la diagnosi di HIV, nonché verso il miglioramento dello screening e dell’accesso alle terapie”.
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