Login con

Intervista

12 Giugno 2023

Le nuove frontiere della diagnostica. Intervista a Davide Siro Campari (Fujifilm)

La tecnologia diagnostica biomedica dopo la pandemia sta cambiando volto e gli ultimi anni hanno visto una accelerazione di questo mercato. Ne  parla con Sanità 33 Davide Siro Campari general manager Fujifilm Italia Health Care & Business Division


 Le nuove frontiere della diagnostica. Intervista a Davide Siro Campari (Fujifilm)

La tecnologia diagnostica biomedica dopo la pandemia sta cambiando volto e gli ultimi anni hanno visto una accelerazione di questo mercato. Da 90 anni operativa tra radiologia, endoscopia, informatica, diagnostica in vitro, farmaceutica, Fujifilm oggi trae il 50% del fatturato dal biomedicale ed investe il 5% dei ricavi in ricerca e sviluppo. In materia di salute, da decenni acquisisce aziende operanti nella diagnostica per completare il portafoglio. Ad aprile, poco tempo dopo aver acquisito la divisione medicale di Hitachi, ha costituito una Health Care & Business Division per sviluppare soluzioni diversificate in sanità. Delle possibilità che si schiudono per la diagnostica hi-tech nell’era della riforma della medicina territoriale in Italia ed altri paesi del mondo, parla con Sanità 33 Davide Siro Campari general manager Fujifilm Italia Health Care & Business Division. «Durante il Covid-19– spiega Campari – si è vista la fragilità determinata in precedenza nei sistemi sanitari da anni di centralizzazione delle attività di cura sull’ospedale. Oggi serve un’attività più vicina al paziente».

Specie nelle aree interne, per Campari, «l’Italia chiede più attenzione alla domiciliarità. Noi disponiamo di tecnologie per le cure di prossimità: non solo sistemi di diagnostica radiologici portatili ed ecografi, ma anche soluzioni d’informatica sanitaria che consentono di effettuare esami in collegamento con specialisti in remoto. È questa l’evoluzione che prevedo per il prossimo futuro». Un’evoluzione che genererà una messe di dati di salute d’importanza straordinaria anche per “nutrire” l’intelligenza artificiale, ammette Campari. «Il trend è partito; una recente ricerca Market-to-Market indica l’avvio di un grande percorso di sviluppo. Se nel 2020 si stimavano 5 miliardi di investimenti sull’AI, al 2026 saremo a 45 miliardi. Fujifilm lavora (anche con importanti ospedali italiani, ndr) ad una piattaforma di intelligenza artificiale in radiologia, REiLI, applicabile a diversi ambiti diagnostici». L’intelligenza artificiale riduce il margine d’errore ed è in grado di accelerare i processi di lavoro, ma per Campari «non potrà mai sostituire in toto la capacità di valutazione del singolo clinico. Il personale medico e sanitario dovrà continuare a guidare i processi».



Ludovico Baldessin

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Youtube! Seguici su Linkedin! Segui il nostro Podcast su Spotify!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

28/04/2025

La Distribuzione ospedaliera si conferma un asse strategico su cui PHOENIX Pharma Italia intende continuare a costruire la propria crescita e che conferma la validità di un modello che punta...

28/04/2025

Il Comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l'approvazione condizionata di Duvyzat® (givinostat) per il trattamento della distrofia...

28/04/2025

Il Tar dell'Emilia-Romagna ha accolto l'istanza di sospensiva della consigliera regionale Valentina Castaldini per ottenere la sospensione delle delibere regionali che permettono il suicidio...

28/04/2025

“Una tutela rigorosa della proprietà intellettuale è fondamentale per gli investimenti che nella farmaceutica significano nuovi trattamenti. Un suo indebolimento rappresenta invece un danno per i...

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top