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28 Novembre 2023

Sclerosi multipla, telemedicina a un bivio. La survey del progetto EcoSM

I temi affrontati a Roma in occasione della presentazione dei risultati dell'indagine 'Stato dell'arte e prospettive per la telemedicina nella gestione dei pazienti con Sclerosi multipla' promossa dalla Società italiana di neurologia, dall'Associazione italiana sclerosi multipla e dall'azienda biotecnologica Biogen, in collaborazione con Ilhm-Unic


Sclerosi multipla, telemedicina a un bivio. La survey del progetto EcoSM

L'impiego della telemedicina nel sistema delle cure per la sclerosi multipla (Sm) è a un punto di svolta: se non si spinge per potenziare il sistema delle televisite - adeguandone le condizioni tecnologiche e il sostegno economico - il processo innovativo rischia di rallentare e fallire. Sono i temi affrontati a Roma in occasione della presentazione dei risultati dell'indagine 'Stato dell'arte e prospettive per la telemedicina nella gestione dei pazienti con Sclerosi multipla' promossa dalla Società italiana di neurologia (Sin), dall'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e dall'azienda biotecnologica Biogen, in collaborazione con Ilhm-Unict (Centro studi avanzato in Innovazione, leadership and Health Management) e con il contributo della professoressa Valeria Tozzi del Cergas di Sda Bocconi.

I dati raccolti nella survey realizzata nell'ambito del più ampio progetto EcoSM (Ecosistema digitale di assistenza e monitoraggio del paziente con sclerosi multipla) evidenziano che oggi il processo di innovazione è ben avviato, con il 45% degli intervistati che sta già utilizzando strumenti di televisita con un buon livello di soddisfazione da parte dei pazienti (67%). Questi numeri, secondo i più noti modelli di diffusione dell'innovazione, si collocano in un valore soglia, oltre il quale il processo innovativo si trova di fronte a un bivio e necessita quindi di un cambio di passo per un reale e ampio consolidamento. L'indagine, che ha coinvolto un campione di centri sclerosi multipla che gestiscono la metà delle persone con Sm in Italia - spiega una nota - fotografa la situazione attuale relativamente all'utilizzo e all'impatto della televisita, che rappresenta oggi l'esperienza più concreta di telemedicina sperimentata in neurologia, con un gruppo di 'utilizzatori precoci' che, a partire dall'emergenza pandemica, continuano a usare questi strumenti e che oggi possono quindi condividere indicazioni e lezioni apprese. I risultati servono a migliorare l'aderenza e la prossimità di accesso alle cure per circa 137mila persone che in Italia convivono con questa malattia neurologica complessa.

“A partire dagli interessanti risultati del progetto EcoSM illustrati oggi, ho presentato una mozione che ha l'obiettivo di promuovere la discussione e impegnare il Governo ad adottare una serie di azioni che, a partire dall'esempio della Sclerosi multipla, possano rendere la telemedicina applicabile in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. La discussione è prevista nei primi mesi del 2024''. Così la deputata Simona Loizzo, della Commissione Affari Sociali della Camera e presidente dell'Intergruppo parlamentare sulla sanità digitale e le terapie digitali, intervenendo questa mattina a Roma, all'evento. "La digitalizzazione della sanità - sottolinea Loizzo - rappresenta oggi la vera sfida per la trasformazione del nostro servizio sanitario e a questo sono dedicati anche parte degli investimenti del Pnrr. Come presidente dell'Intergruppo parlamentare Sanità digitale ritengo fondamentale accompagnare questa transizione partendo dall'ascolto dei bisogni concreti di pazienti, clinici e di tutti gli attori che lavorano in questo mondo per raccogliere le necessità ed intervenire per colmare i gap oggi esistenti: attrezzature, tariffazione adeguata, organizzazione e formazione''.



All'impegno collettivo di medici e pazienti partecipa anche il mondo dell'industria. Il progetto EcoSM avviato nel febbraio 2020, con una prima fase pilota e poi confluito in una seconda fase a livello nazionale, rappresenta un esempio di partnership pubblico-privato a sostegno dell'innovazione. ''In Biogen crediamo che il nostro ruolo come azienda debba andare oltre l'ambito della ricerca medico-scientifica e dello sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche - sottolinea Giuseppe Banfi, Ad di Biogen Italia - per abbracciare una visione più ampia, in risposta ai bisogni delle persone che affrontano malattie complesse come la sclerosi multipla. Proprio da questa convinzione nasce il progetto EcoSM, che ci vede impegnati al fianco della comunità clinica e dei pazienti per favorire l'innovazione attraverso un percorso di lavoro congiunto, volto al miglioramento dei percorsi e dei modelli di gestione della sclerosi multipla attraverso la piena integrazione dei nuovi strumenti tecnologici e digitali''.



TAG: SCLEROSI MULTIPLA

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