Governo e Parlamento
21 Febbraio 2023 "Vogliamo allargare l'entrata alla facoltà di Medicina ma in maniera programmata e sostenibile. Sulla base delle primissime stime ipotizziamo un aumento di posti tra i 20 e il 30%". Lo scrive su twitter la ministra dell'Università Anna Maria Bernini
"Vogliamo allargare l'entrata alla facoltà di Medicina ma in maniera programmata e sostenibile. Sulla base delle primissime stime ipotizziamo un aumento di posti tra i 20 e il 30%". Lo scrive su twitter la ministra dell'Università Anna Maria Bernini.
Il dibattito sul numero chiuso a Medicina, del resto, è caldo vista l’attuale carenza di medici. E i posti provvisori per il 2023 sono appena il 4% in più. Più precisamente per Medicina e Chirurgia sono 14.787 i posti al momento previsti dal decreto numero 76 del 10 febbraio 2023. Di questi 576 sono riservati ai candidati dei Paesi non UE residenti all'estero. Sono in totale 1.384 i posti provvisoriamente disponibili per i corsi di laurea magistrale in Odontoiatria. Di questi, i posti riservati ai candidati dei Paesi non UE residenti all'estero sono 95. Il decreto firmato nei giorni scorsi dal ministro - il numero 75 del 10 febbraio 2023 - prevede inoltre temporaneamente 1.082 posti per Medicina veterinaria e 59 posti per i candidati dei Paesi non UE residenti all'estero. La ministra intervistata da Repubblica sul tema ribadisce l’intenzione di “allargare l'entrata a Medicina ma in maniera programmata e sostenibile. Ho chiesto al gruppo di lavoro di fare un'analisi scrupolosa dei fabbisogni reali ed effettivi. Sulla base di primissime stime ipotizziamo un aumento dei posti tra il 20% e il 30% rispetto allo scorso anno".
Parliamo di 2-4mila posti in più? "Prematuro dare numeri certi, potremo iniziare a farlo ad aprile, quando si concluderà il lavoro del tavolo tecnico. E teniamo presente che i nuovi iscritti saranno medici tra sei-otto anni", precisa. L'imbuto vero sta nel passaggio tra la laurea in Medicina e le scuole di specializzazione: aumenterete anche lì i posti? chiede Repubblica "Non è una questione di posti, ma di attrattività. Oggi registriamo una domanda eccessiva per alcune specializzazioni, mentre altre sono quasi deserte. Così - evidenzia - rischiamo di avere alcune qualifiche del tutto inflazionate e, ad esempio, non avere personale per la medicina d'urgenza. Con il ministero della Salute vogliamo intervenire su questo. Si tratta di riforme che richiedono tempo e risorse, ma che dobbiamo sostenere".
"Aumentare un po' i numeri" degli accessi a Medicina "credo che sia importante per evitare un domani una carenza dei medici. Ma credo che sia importante soprattutto programmare bene l'accesso alle Scuole di specializzazione perché alcune sono poche attrattive e non vengono scelte dai medici laureati. Su questo faremo un lavoro congiunto con il Mur per trovare nuovi incentivi per alcuni specialisti che ci servono" sottolinea sul tema il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della Conferenza nazionale sulla nutrizione in corso a Roma.
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