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Governo e Parlamento

08 Luglio 2024

Vaccini, verso inammissibilità emendamento Lega per eliminare obbligo

A quanto si apprende da fonti parlamentari, l'emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando martedì mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto


Vaccini, verso inammissibilità emendamento Lega per eliminare obbligo

Ha creato non poche polemiche la proposta di un emendamento al Ddl liste d'attesa del senatore della Lega Claudio Borghi per cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. A quanto si apprende da fonti parlamentari, l'emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando martedì mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto. La proposta di Borghi è di passare ad una accomandazione togliendo l'obbligo, introdotto nel 20217 dall’allora ministro Beatrice Lorenzin. “A Borghi stanno rispondendo tutti coloro che sono sul campo delle malattie infettive. Non è questo il momento di ritornare al passato", ha prontamento commentato la proposta Lorenzin. “L'obbligo vaccinale ha funzionato e sta funzionando", rivendica l'esponente Dem. "Informare e costruire una cultura della vaccinazione sottolinea è compito delle istituzioni sanitarie e di tutti coloro che si occupano di salute. Le due cose non solo non si escludono, ma devono procedere insieme. Purtroppo, ancora c'è molta strada da fare e la nostra priorità precisa Lorenzin deve essere la salute dei bambini e della popolazione più fragile".

Alle polemiche dal mondo sanitario, è seguita anche una petizione su 'Change.org' per ribadire che 'non è il momento di abolire la legge sull'obbligo vaccinale'. A lanciarla sul web è il pediatra Rocco Russo dopo le polemiche per le presentazione dal parte del senatore della Lega, Claudio Borghi, di un emendamento al Ddl sulle liste d'attesa che prevede l'abolizione dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin. "La Legge sull'obbligo vaccinale per l'accesso a scuola, con tutte le criticità del caso, si è dimostrata un valido strumento per aumentare gli specifici livelli di coperture vaccinali", ribadisce la petizione. Per quanto riguarda il morbillo, "prima della introduzione della stessa Legge, i livelli di copertura vaccinale, entro i 24 mesi, per la coorte del 2014 risultavano essere 87,21%, mentre attualmente, entro i 24 mesi, per la coorte 2020 risultano essere del 94,38% (ciò significa che sul nostro territorio ci sono ancora 22.755 bambini entro i 24 mesi che non risultano essere protetti contro il morbillo) si legge nella petizione Se andiamo ad analizzare il dato di copertura vaccinale nella fascia di età 5-6 anni (coorte di nascita 2015) abbiamo sul nostro territorio circa più di 73.000 bambini che non risultano essere adeguatamente protetti con una o due dosi di vaccino contro il morbillo. Se andiamo ad analizzare il dato di copertura vaccinale nella fascia di età 18 anni (coorte 2004), lo stesso risulta essere ancora più allarmante in quanto sul nostro territorio risultano essere presenti più di 37.000 diciottenni che non hanno effettuato la prima dose di morbillo e più di 67.000 che non hanno effettuato la seconda dose di morbillo".

"La nuova legge sembra funzionare", scriveva il virologo Roberto Burioni con gli igienisti Anna Odone e Carlo Signorelli in un intervento pubblicato su 'Nature', sezione 'Correspondence', il 21 febbraio 2018. I 3 autori si riferivano alla legge Lorenzin che aveva da poco reso obbligatorie 10 vaccinazioni in età pediatrica. "I dati preliminari mostrano che quasi un terzo dei bambini precedentemente non vaccinati nati nel periodo 2011-2015 sono stati ora immunizzati", riferivano gli esperti, richiamando un editoriale apparso su 'The Lancet Infectious Diseases' a firma di Signorelli e altri. Contattato dall'Adnkronos Salute, il docente di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano precisa: "Non voglio assolutamente entrare in polemica con Borghi. Tuttavia, ricorda io, insieme a due colleghi, ho pubblicato un lavoro su Nature che illustra l'effetto (positivo) dell'obbligo vaccinale in Italia". Fotografava la situazione "prima del Covid che ha sconvolto tutto, purtroppo". Burioni, Odone e Signorelli cominciavano con l'inquadrare il contesto in cui la legge Lorenzin si inseriva, aggiungendo ai 4 vaccini già obbligatori (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) anche quelli anti pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Prima del 2017, spiegavano, "la copertura vaccinale in Italia era diminuita in modo allarmante negli ultimi 5 anni": per esempio c'era stato "un calo del 5,3% nel 2011-2015 per il vaccino contro il morbillo", tanto che "l'Italia si è classificata al sesto posto a livello mondiale per casi di morbillo nel 2017 (ne aveva 1.620)". E' così che "la vaccinazione è stata rapidamente resa obbligatoria". Non che ci fosse altra scelta, precisavano gli autori. "I progetti pilota della Regione Veneto osservavano hanno dimostrato che strategie alternative non erano realizzabili". Quei "programmi hanno sospeso le vaccinazioni precedentemente obbligatorie e hanno investito nell'educazione sanitaria per promuovere la vaccinazione volontaria. Ciò ha comportato, ad esempio, un calo della copertura vaccinale antipolio nel 2006-2016 del 5,2% in Veneto, rispetto al 3,3% a livello nazionale". Nessuna alternativa all'obbligo, dunque, per risollevare le coperture. Gli autori citavano un altro paio di dati preliminari post-legge Lorenzin: "La diffusione del vaccino antipolio e anti-morbillo è aumentata rispettivamente dell'1% e del 2,9%, e anche di più in regioni selezionate". Effetto (pre-Covid) di una normativa che Borghi vorrebbe cancellare, con uno dei due emendamenti presentati al Ddl sulle liste d'attesa. L'altro riguarda il consenso per l'alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico.

TAG: VACCINI

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