Governo e Parlamento
25 Gennaio 2024 Istituita, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, una prestazione universale, destinata agli anziani over 80 non autosufficienti con "un livello di bisogno assistenziale gravissimo" e un Isee sotto 6.000 euro. Lo prevede il cosiddetto Dlgs attuativo della delega sull'assistenza ai non autosufficienti
Istituita, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, una prestazione universale, destinata agli anziani over 80 non autosufficienti con "un livello di bisogno assistenziale gravissimo" e un Isee sotto 6.000 euro. Lo prevede il Dlgs attuativo della delega sull'assistenza ai non autosufficienti approvato dal Consiglio dei ministri. La misura è "subordinata allo specifico bisogno assistenziale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell'autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti".
Per gli anziani non autosufficienti "è stato fatto un lavoro importante", con il via alla sperimentazione di due anni di una prestazione universale a scelta del cittadino "iniziando a mettere in protezione la platea di persone più bisognose e fragili e over-80. Si passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1.380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza". Lo afferma la viceministra del Lavoro e Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, in conferenza stampa al termine del Cdm, sul decreto legislativo in attuazione della delega sulle politiche in favore delle persone anziane.
All'articolo 36, il dlgs prevede inoltre che "la prestazione universale, esente da imposizione fiscale e non soggetta a pignoramento, è erogata su base mensile ed è composta da una quota fissa monetaria corrispondente all'indennità di accompagnamento" a cui si aggiunge "una quota integrativa definita ''assegno di assistenza'', pari a 1.000 euro mensili finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore" o "l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale".
Novità anche su attività fisica e pet therapy. All'articolo 13 viene infatti previsto che "le regioni, per il triennio 2024-2026, promuovono la realizzazione di progetti che prevedano la corresponsione di agevolazioni per le spese medico-veterinarie" o "alimentari, per incentivare l'adozione di cani ospitati nei canili rifugio e dei gatti ospitati nelle oasi feline da parte delle persone anziane con un nucleo familiare composto da una sola persona e in possesso di un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) in corso di validità non superiore a euro 16.215".
Sul fronte della mobilità il testo prevede di "promuovere la mobilità delle persone anziane nei contesti urbani ed extraurbani, mediante l'istituzione di servizi di trasporto pubblico appositamente dedicati" ma anche "mediante la concessione di apposite agevolazioni per il trasporto privato". Muoversi, in paese e in città, ma non solo. Il dlgs in questione punta anche a mandare gli anziani 'in vacanza', attraverso convenzioni ad hoc che li conduca in "strutture ricettive, termali, balneari, agrituristiche e i parchi tematici, al fine di assicurare, a prezzi vantaggiosi, la fruizione delle mete turistiche alle persone anziane, anche nei giorni infrasettimanali e nei periodi di bassa stagione", si legge nel provvedimento. Che punta anche a promuovere "la realizzazione, a prezzi vantaggiosi, di soggiorni di lungo periodo nelle strutture ricettive situate in prossimità dei luoghi legati al turismo del benessere e alla cura della persona in favore di persone anziane autosufficienti".
Il provvedimento guarda poi anche al coinvolgimento dei giovani, mediante "la stipula di convenzioni con organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale", che punti a "programmi di 'turismo intergenerazionale', che consentano" la "partecipazione di giovani che accompagnino le persone anziane" in vacanza.
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