sanità
02 Ottobre 2023 La legge sulla non autosufficienza c'è, ma i decreti attuativi e soprattutto gli investimenti mancano: servono 7-8 miliardi di euro all'anno. In Italia vivono circa 3,8 milioni di persone anziane non autosufficienti e, considerando familiari e caregiver impegnati nella loro assistenza, sono quasi 10 milioni le persone coinvolte su cui attualmente ricade il maggior carico dell'assistenza sociosanitaria
La legge sulla non autosufficienza c'è, ma i decreti attuativi e soprattutto gli investimenti mancano: servono 7-8 miliardi di euro all'anno. In Italia vivono circa 3,8 milioni di persone anziane non autosufficienti e, considerando familiari e caregiver impegnati nella loro assistenza, sono quasi 10 milioni le persone coinvolte su cui attualmente ricade il maggior carico dell'assistenza sociosanitaria, anche sotto il profilo economico, a cui oggi la maggior parte delle famiglie non riesce a far fronte. E manca un numero adeguato di Rsa, con "briciole" di assistenza domiciliare per poche ore l'anno. Tutto questo in un quadro di un paese sempre più anziano, dove si stima un forte aumento di anziani non autosufficienti entro il decennio.
Oggi appena il 6,3% delle persone non autosufficienti è ospitato in una struttura residenziale. Si tratta soprattutto di "grandi anziani" over 85, spesso con demenza e una limitata aspettativa di vita. Meno dell'1% usufruisce di servizi in strutture semiresidenziali. Il 21,5% beneficia di servizi di assistenza domiciliare, ma con un'intensità media di 15 ore l'anno. Circa 1 milione, pari al 26% è assistito da una badante, il restante 45% è affidato soltanto alla cura di un familiare. "Gli anziani non autosufficienti diventeranno 4,4 milioni nel 2030 e 5,4 milioni nel 2050 - dichiara Andrea Ungar, presidente SIGG e Ordinario di Geriatria all'Università di Firenze -. La legge n. 33 del 2023 è, nel complesso, una buona legge che contiene le indicazioni per cambiare radicalmente l'assistenza agli anziani secondo criteri geriatrici, con più servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, una diffusione più equa di questi servizi tra le regioni e l'introduzione dell'indennità di accompagnamento che diventa prestazione universale per gli anziani non autosufficienti". "Tutto si gioca dunque sui decreti attuativi attesi per gennaio 2024 e sulla prossima legge di bilancio che deve assolutamente prevedere il graduale incremento di risorse necessarie a concretizzare la riforma - sottolinea Ungar -. L'auspicio in occasione della Festa dei Nonni è che i 10 milioni di persone, tra anziani, familiari e caregiver, che sperimentano quotidianamente la realtà pratica della non autosufficienza, trovino presto una risposta della politica pronta a raccogliere l'importante sfida di migliorare e rafforzare questo settore del welfare, da troppo tempo trascurato".
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