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28 Marzo 2023 A livello Ue sono in corso negoziati con BioNtech-Pfizer per ridurre in modo significativo la quantità di dosi di vaccini anti-Covid da consegnare agli Stati membri dell'Unione e anche per estendere la durata dei contratti di acquisto oltre il 2023. Lo dice la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides
A livello Ue sono "in corso" negoziati con BioNtech-Pfizer per "ridurre in modo significativo" la quantità di dosi di vaccini anti-Covid da consegnare agli Stati membri dell'Unione e anche per estendere la durata dei contratti di acquisto "oltre il 2023". Lo dice la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, in audizione alla Commissione speciale Covi del Parlamento europeo, a Bruxelles.
"Insieme agli Stati membri - spiega la commissaria cipriota - la Commissione sta lavorando con i produttori per allineare meglio domanda e offerta per i vaccini. Un certo numero di accordi è già stato concluso e è in corso discussioni con BioNtech-Pfizer per trovare una soluzione, riducendo in modo significativo l'ammontare di dosi che dovranno essere consegnate e per espandere la durata del contratto oltre il 2023".
"Questi negoziati hanno sempre seguito un iter inclusivo: tutti gli Stati membri e le varie compagnie erano coinvolti, attraverso i rispettivi rappresentanti, nel comitato direttivo sui vaccini", aggiunge Kyriakides. Molti Stati membri hanno chiesto negli ultimi mesi alla Commissione di rinegoziare i contratti di acquisto dei vaccini con Pfizer-BioNTech, poiché ormai la domanda di vaccini anti-Covid è calata, con la malattia che è ormai diventata endemica, e gli Stati si trovano a dover acquistare grandi quantità di vaccini, largamente superiori al fabbisogno. "Prima di concludere qualsiasi contratto - specifica infatti Kyriakides - gli accordi sono stati sottoposti al comitato direttivo e ogni Paese aveva l'opportunità di non parteciparvi".
I negoziati per i contratti sui vaccini anti-Covid "come sempre coinvolgono la Commissione e gli Stati membri, che sono sempre stati informati di tutti gli aspetti, incluse le consegne" ha ribadito la Commissaria Ue."Anche in queste circostanze agiamo insieme nel modo più veloce e trasparente possibile", ha aggiunto. "A chi domanda perché contratti così grandi e perché così tante dosi, vorrei dire che abbiamo dimenticato la situazione in cui eravamo all'inizio del 2020, con un virus sconosciuto, che colpiva quasi tutto il mondo - ha ricordato la commissaria – nel mese di marzo eravamo tutti in lockdown, c'erano moltissime incognite, ma siamo riusciti a salvare milioni di vite grazie ai vaccini e al lavoro che abbiamo fatto insieme". Oggi l'esigenza è "allineare domanda e offerta, assicurandoci che in caso di nuova ondata gli Stati membri abbiano a disposizione le dosi che servono", ha spiegato Kyriakides rivolgendosi agli eurodeputati.
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