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15 Maggio 2023

Farmaceutica, Farmindustria: dalla Commissione Ue segnali negativi. Innovazione deve correre

Italia ed Europa devono recuperare il terreno perduto nei confronti di altri macrosistemi. Negli ultimi 20 anni infatti diversi Paesi extra Ue hanno adottato politiche incentivanti, mentre l'Europa ha perso un quarto degli investimenti in ricerca


Farmaceutica, Farmindustria: dalla Commissione Ue segnali negativi. Innovazione deve correre

"Come Italia ed Europa dobbiamo recuperare il terreno perduto nei confronti di altri macrosistemi. Negli ultimi 20 anni infatti diversi Paesi extra Ue hanno adottato politiche incentivanti, mentre l'Europa ha perso un quarto degli investimenti in ricerca". "Per essere 'a prova di futuro', la strategia farmaceutica deve permettere all'innovazione di correre e di essere rapidamente a disposizione del paziente. Così come proposto dal Governo italiano. Purtroppo, però, i segnali che arrivano dalla Commissione Ue non sono positivi". A sottolinearlo il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, in una nota in occasione della IX edizione della Scuola Farmindustria, appuntamento dedicato a tutte le persone assunte nelle aziende associate, che riunisce oggi e domani oltre 400 partecipanti - ribadisce la posizione critica delle aziende rispetto alle nuove norme.

Un riferimento alla revisione della legislazione farmaceutica Ue, anche se aggiunge "siamo ancora in tempo per invertire la rotta e salvaguardare un'industria che rappresenta un patrimonio per la salute, la crescita economica, l'innovazione e la stessa sicurezza nazionale".

"La revisione della legislazione - che indebolisce la proprietà intellettuale, con la riduzione della data protection da 8 a 6 anni e dell'esclusiva di mercato per i farmaci orfani da 10 a 9 - e la proposta di introdurre un nuovo strumento di licenza obbligatoria, per usare un farmaco brevettato senza il consenso del titolare del brevetto in caso di emergenze, possono avere pesanti ricadute in termini di accesso alle cure e all'innovazione per i cittadini. Ma anche sulla competitività e sull'attrattività dell'industria farmaceutica in Europa e in Italia, quindi sugli investimenti e sull'occupazione", sostiene il leader di Farmindustria.

Obiettivo della scuola di Farmindustria è di far conoscere meglio e sempre di più i diversi aspetti in cui ogni giorno opera l'industria farmaceutica. I partecipanti di quest'anno - riferisce la nota - sono oltre 400 e portano a 3mila il numero complessivo delle 9 edizioni.

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