Telemedicina
11 Ottobre 2023 Questa volta i medici di famiglia hanno sfiorato la vittoria nel Premio e-Health4all per il miglior progetto digitale di prevenzione Made in Italy. La quinta edizione del concorso li vede secondi a poche lunghezze dalla soluzione vincitrice, Sm@rtScreening, sviluppata dalla Regione Puglia
Questa volta i medici di famiglia hanno sfiorato la vittoria nel Premio e-Health4all per il miglior progetto digitale di prevenzione Made in Italy. La quinta edizione del concorso li vede secondi a poche lunghezze dalla soluzione vincitrice, Sm@rtScreening, sviluppata dalla Regione Puglia per tagliare le liste d’attesa a partire dagli screening oncologici. La premiazione è avvenuta a Milano alla sede Assintel, in un evento che ha visto ospiti Eugenio Santoro, epidemiologo dell’Istituto Mario Negri di Milano, Paolo Locatelli dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, e Giuseppe Mastronardi docente del Politecnico di Bari e past president AICA, Associazione Italiana Calcolo Automatico.
Terzo posto per Genome Access, piattaforma lombarda per agevolare l’accesso alle terapie “sartorializzate” nelle malattie rare attraverso l’uso dei big data. In tempo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – è il messaggio nei rapidi contributi degli esperti intervenuti – è più che mai necessario scommettere su progettualità concrete e facili da adottare per migliorare l’accesso ai servizi.
Sm@rtscreening – L’app vincitrice, presentata da Albano Nehludoff di Regione Puglia, consente ai cittadini di prenotare in modo semplice gli appuntamenti per la prevenzione dei tumori di collo dell’utero, colon retto e mammella. Grazie ad una piattaforma informativa che supporta più canali di comunicazione (portale regionale, social, messaggistica) e più soluzioni per i log-in (dallo SPID al QR Code), circa 85 mila soggetti nel periodo di osservazione (un anno) del progetto hanno fruito di uno screening dopo aver seguito i contenuti informativi sul portale web regionale e aver preso contatti anche se non avevano ricevuto a casa la lettera cartacea. Sono stati raggiunti 665 mila cittadini in età “critica” che non avrebbero altrimenti potuto aderire. I contatti per la successiva conferma degli appuntamenti hanno evitato circa 104.700 cancellazioni. Considerata una media di 50 euro a visita il risparmio complessivo è stato 5,23 milioni di euro, che il Servizio sanitario regionale avrebbe altrimenti spesi per via dell’ambulatorio prenotato ma vuoto e della “ferma” di operatori e macchine.
MMG2 - Presentata dal Founder Paolo Mariani, marchigiano di origine, l’app offre un servizio di comunicazione medico-paziente per snellire i flussi in ambulatorio e ad agevolare l’evasione delle ricette/impegnative mediche. E consente all’utenza di inviare le richieste di farmaci, in particolare terapie croniche, ripetibili, o di prestazioni sanitarie consentendo ai medici di riceverle rapidamente e di comunicare l’avvenuta produzione delle stesse in maniera snella e lineare. Il medico, preparata la prescrizione, può inviare il numero di ricetta elettronica (NRE) al paziente, che ritirerà il medicinale in farmacia, senza recarsi in ambulatorio. Altro obiettivo: ridurre da 4 o 5 a uno i canali con cui gli assistiti comunicano con i curanti. Il medico oggi perderebbe in media 90 minuti al giorno solo per recuperare le 40-50 chiamate via mail, messaggistica, social. A molti che dopo il Covid visitavano solo per appuntamento e a più giorni di distanza, il recupero di tempo da dedicare alle visite ha offerto la chance di riaprire le sale d’attesa agli assistiti che si presentano. L’applicazione consente anche di trovare rapidamente il medico sostituto nell’ambito della provincia. Oltre ad inviare “comunicazioni di massa”: con un click il medico può spedire messaggi a tutti gli assistiti su modifica orari ambulatorio, sostituzioni, disponibilità per vaccini, etc.
Genome Access – ideato dalla cooperativa Kaleidos, è un progetto di consulenza volto a facilitare l’accesso a test genetici con un applicativo specifico per l’interazione tra medico e paziente. Quest’ultimo può fruire di televisite, teleconsulti, supporto decisionale alla diagnosi, raccolta di dati anamnestici e sistemi d’interazione intelligente per informazioni di genetica medica. Nella fase sperimentale sono stati offerti servizi di identificazione di mutazioni a pazienti con malattie neuromuscolari invalidanti fin dall’infanzia; tra gli altri progetti in corso, spicca il reclutamento per raccolta dati di 100 pazienti con epidermolisi bollosa.
Gli interventi – Nel complesso, l’edizione vede cambiare sia le tipologie di progetti (meno telemedicina, proprio negli anni del PNRR) ed i player. Santoro ricorda come in Parlamento si sia appena insediato un intergruppo per redigere una legge che detti i criteri di rimborso delle prestazioni sanitarie offerte con device digitali e segnala la presenza di studi clinici sempre più rigorosi in riviste dedicate. Locatelli osserva come il 40% degli italiani oggi utilizzi app per la salute, e le sfide per la sanità digitale in Italia abbraccino sfide sempre più innovative: cartella clinica elettronica, app per i cittadini, piattaforme di sanità digitale. Chiude Mastronardi: «È il momento di testare tutte le possibilità, per il bene effettivo del Paese. Ben venga una legge che a partire dalla prevenzione consenta di misurare l’efficacia dell’informatica applicata alla medicina e di rendere fruibili le soluzioni proposte».
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